La Libia pronta a entrare in Bp
Oggi in Borsa prosegue il recupero del titolo, dopo i minimi di fine giugno
TRIPOLI - Settimane di tensioni, allarmi e cadute in Borsa a causa delle continue perdite di petrolio nel Golfo del Messico - un disastro ambientale il cui bilancio di costi lievita - ma in questo modo adesso British Petroleum è diventata un bel bocconcino su cui investire. Questo il parere di Shokri Ghanem, presidente della compagnia nazionale petrolifera della Libia, che ieri ha affermato come il titolo del gruppo Gb è molto appetibile, tanto che lo consiglierà al fondo sovrano libico. In precedenza indiscrezioni di stampa avevano riferito che BP stava cercando finanziamenti presso investitori del Medio Oriente. Dal tutto si sono innescate rialzi delle quotazioni della società, fino a spingere la stessa Bp a smentire di avere allo studio aumenti di capitale.
Nel pomeriggio a Londra le azioni Bp segnano un rialzo del 3,643 per cento, a 340,40 pence, laddove a fine giugno avevano toccato un minimo appena sopra quota 300 pence. «In questo momento Bp è interessante - ha affermato Ghanem - e ho ancora fiducia nella società. La raccomanderò alla autorità sugli inbvestimenti della Libia». Precedentemente voci di stampa avevano riferito di interessamenti al titolo del gruppo da parte di un fondo sovrano del Kuwait, di PetroChina e del gigante americano ExxonMobil.
Oggi la società ha affermato che i nuovi investitori sono i benvenuti ma che non ci sono piani di aumento del capitale. Secondo diversi analisti citati dalla Bbc i recenti ribassi sul titolo sono stati eccessivi, da quando è esploso il disastro ambientale la capitalizzazione di Borsa del gruppo è calata di ben 100 miliardi di dollari. Prima dell'incidente il titolo Bp navigava sopra quota 600 pence. Resta però l'incognita sui costi che deriveranno dalla marea di greggio che dilaga nei mari caraibici e sulle coste statunitensi: nell'ultimo aggiornamento Bp ha riferito che finora ha implicato costi supplementari da 3,12 miliardi di dollari, mentre secondo gli analisti le bonifiche necessarie e i danni occorsi faranno lievitare il bilancio finale a decine di miliardi.
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