2 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Nessuna modifica in vista sui tagli

Il Governo «chiude» alle Regioni

Nessun incontro e la manovra non cambia. Oggi al voto proposta su flessibilità per Governatori virtuosi

ROMA - Il governo chiude alle Regioni: sulla manovra non ci saranno cambiamenti nei tagli previsti, inoltre non c'è traccia della convocazione da parte dell'esecutivo degli enti locali che hanno duramente contestato i risparmi previsti nell'intervento di correzione dei conti pubblici in esame al Senato.

Nessuna modifica in vista sui tagli per Regioni, Province e Comuni contenuti nella manovra economica del governo, ha annunciato il relatore, Antonio Azzollini (Pdl), al termine di un incontro con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per fare il punto sulle modifiche in arrivo al decreto. «Non cambia niente, oggi voteremo in commissione l'emendamento». Si tratta della proposta di modifica presentata da Azzollini che lascia invariati i tagli, ma introduce flessibilità per le Regioni virtuose».

Si acuisce quindi lo scontro tra Governo ed enti locali che avevano già definito «inaccettabile» l'ipotesi che palazzo Chigi non accolga la richiesta avanzata da regioni e comuni la settimana scorsa. «Non potremmo che considerare gravissimo ed inaccettabile il diniego circa la richiesta del sistema delle autonomie territoriali di avere un incontro con il Presidente del Consiglio e con i ministri interessati dalla manovra», affermano in una nota Sergio Chiamparino (Anci), Vasco Errani (Conferenza delle Regioni), Giuseppe Castiglione (Upi) e Enrico Borghi (Uncem).

In questo modo - aggiungono - verrebbe meno il principio di leale collaborazione che è la base delle corrette relazioni istituzionali su cui si fonda la nostra Costituzione. E' quindi necessario convocare in tempi rapidissimi una riunione di tutti i livelli istituzionali della Repubblica».

Nel frattempo anche il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha confermato l'ipotesi che sul testo venga posta la questione di fiducia. Una notizia sulla quale si sono scatenate nelle ultime ore le critiche dell'opposizione.