20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
I dati dell'ISTAT

Calano i consumi delle famiglie nel 2009

In media la spesa per nucleo è stata di 2.442 euro mensili con un calo «significativo» dell'1,7% rispetto al 2008

ROMA - Nel 2009, l'anno della crisi economica, calano in modo significativo i consumi delle famiglie. La spesa media mensile per famiglie nello scorso anno, in valori correnti, è infatti stata pari a 2.442 euro, con una variazione rispetto all'anno precedente pari a -1,7%. Lo rileva l'Istat che ha condotto l'indagine su un campione di circa 23mila famiglie.

Considerando che la variazione incorpora sia la dinamica inflazionistica (nel 2009 l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività è pari in media allo 0,8% con differenze non trascurabili tra i diversi capitoli di spesa) sia la diminuzione del valore del fitto figurativo (-1,1%), la riduzione della spesa media mensile per consumi in termini reali «appare - spiega l'istituto di statistica - alquanto significativa».
Il valore mediano della spesa per famiglia, cioè quello al di sotto del quale si colloca la spesa della metà delle famiglie, è pari a 2.020 euro (-2,9% rispetto al 2008 in termini nominali), accentuando la flessione osservata in termini di valore medio. La contrazione della spesa per consumi appare particolarmente evidente tra le famiglie con livelli di spesa medio-alti.

CODACONS: SEGNALE PREOCCUPANTE - Il dato registrato dall’Istat che vede nel 2009 una riduzione dei consumi delle famiglie pari all’1,7% è un segnale grave che dimostra lo stato di disagio economico in cui versano i cittadini e il dilagare di un crescente stato di povertà che fa diminuire gli acquisti. Lo afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi.
«A destare estrema preoccupazione è soprattutto il dato sui generi alimentari, con 1 famiglia su 3 che ha ridotto i consumi in questo settore nel 2009 – prosegue Rienzi – Ciò significa che per far fronte alla crisi e al carovita dilagante, i cittadini sono costretti a mangiare di meno e tirare la cinghia anche su beni primari come il cibo».
«Complice di tale situazione negativa è lo stato dei prezzi al dettaglio, in Italia ancora eccessivamente elevati nonostante il calo dei consumi. E nel 2010 andrà anche peggio, con una riduzione degli acquisti che potrebbe arrivare al 2% - prosegue Rienzi – L’unica soluzione per sostenere efficacemente le famiglie e far riprendere i consumi è una riduzione generalizzata dei prezzi nell’ordine del 20%. Se non si arriverà a un calo dei listini, si registrerà una nuova e desolante ondata di povertà nel nostro paese, e saranno guai amari per tutti» – conclude il Presidente Codacons.