16 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Tariffe & Manovra

Zingaretti a Berlusconi: no all'aumento dei pedaggi

Il Presidente della Provincia di Roma: misura «iniqua e odiosa. Valuteremo ricorso al Tar»

ROMA - Una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiedere il ritiro delle norme sull'aumento dei pedaggi sulle autostrade intorno alla Capitale e lo sblocco delle opere nel territorio della Provincia di Roma ormai da tempo ferme al Cipe. A scriverla è stato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, appellandosi a Berlusconi ed esprimendogli la propria preoccupazione e il proprio «sconcerto per la decisione di aumentare i pedaggi autostradali su tutti i principali caselli di accesso alla città di Roma». Zingaretti nella missiva conferma quanto già annunciato nei giorni scorsi, ossia che si opporrà «in ogni modo» ai nuovi pedaggi, contro i quali la Provincia di Roma «sta valutando, come già annunciato da parte della Provincia di Torino, un imminente ricorso al Tar».

L'aumento dei pedaggi rappresenta «una misura che, per diverse ragioni, può essere giustamente definita iniqua - aggiunge Zingaretti - Innanzitutto perché ben 9 dei 26 caselli interessati dagli aumenti su tutto il territorio nazionale sono localizzati nella sola area di Roma. Una decisione che segna una evidente e ingiustificata disparità territoriale nella distribuzione dei rincari».

In secondo luogo, perché, spiega ancora il presidente della Provincia di Roma, con questi aumenti, «si introduce di fatto una nuova tassa sull'ingresso e l'uscita dalla Capitale d'Italia che non penalizza solo i flussi del turismo e delle merci, ma fa gravare ulteriormente gli effetti di una pesante manovra finanziaria sui redditi del ceto medio e medio-basso, già colpito dal blocco degli stipendi per i dipendenti pubblici, dall'aumento delle aliquote locali, dalla contrazione di servizi indotta dai tagli agli enti locali». Zingaretti definisce la tassa «particolarmente odiosa perché va a colpire pesantemente quei pendolari che, già oggi, devono scontarsi ogni giorno con la difficoltà di entrare ed uscire da Roma a causa degli insufficienti investimenti nello sviluppo delle infrastrutture su strada e su ferro».

«Trovo particolarmente grave - conclude poi - che questo avvenga in un quadro in cui da troppo tempo sono bloccati al Cipe finanziamenti chiave come quello per il raddoppio della Salaria, per la Civitavecchia-Orte e per la Roma-Latina, mentre, nei giorni scorsi, la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini è stata costretta ad annunciare, come conseguenza della manovra, il rischio di un taglio di 400 milioni al trasporto pubblico locale».