18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Lavoro e «crisi»

Occupazione: i giovani tornano nei campi

Con la nuova normativa garantita assicurazione e niente tasse

ROMA - Sono perlomeno centomila gli studenti e i giovani che quest’anno hanno deciso di passare l’estate a lavorare nelle campagne.
Lo ha reso noto la Coldiretti che ha precisato che l’età di questi lavoratori stagionali va dai 18 ai 27 anni. Si tratta di una occasione per i giovani alla quale hanno aderito sia disoccupati che studenti che vogliono integrare il loro bilancio.
In prevalenza i lavoratori estivi sono impegnati nella raccolta di frutta e verdura o nella vendemmia.

Si tratta di una realtà diffusa lungo tutta la penisola incoraggiata dal fatto che con la nuova normativa - riferisce la Coldiretti - dal primo giugno i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono lavorare durante l'estate ed essere remunerati con voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. L'agricoltura, insieme al turismo ed ai servizi, è il settore che - precisa la Coldiretti - piu' utilizza questa opportunità per agevolare l'accesso di studenti, pensionati e casalinghe ad un'esperienza di lavoro e di integrazione al reddito assicurando trasparenza al rapporto.

Molto diffusa è anche la presenza di giovani extracomunitari che - continua la Coldiretti - rappresentano quasi il 15 per cento della popolazione giovanile al lavoro nei campi durante il periodo estivo. Ad approfittare della possibilità offerta dalle campagne italiane sono soprattutto - precisa la Coldiretti - i giovani nel Mezzogiorno in Puglia (18 per cento), Sicilia (13 per cento), Calabria (12 per cento) e Campania (7 per cento), ma anche quelli del nord come in Emilia Romagna (8 per cento), Veneto (6 per cento), Lombardia (5 per cento), Trentino (5 per cento) e del centro Italia a partire dalla Toscana (6 per cento) e dal Lazio (4 per cento).