28 agosto 2025
Aggiornato 20:00
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Licenziamenti in un’azienda su due

Indagine all’interno delle aziende sulle misure scelte per far fronte alla crisi, ecco cosa sta succedendo in Italia

MILANO - L’attuale crisi economica non sembra destinata a una rapida conclusione. Periodicamente si rincorrono dati e statistiche ufficiali che dipingono la situazione e offrono previsioni più o meno rosee; ma cosa succede veramente all’interno delle aziende, come stanno affrontando questo periodo i dipendenti e i vertici decisionali?
Regus, leader mondiale di soluzioni per gli spazi lavoro, lo ha chiesto ad oltre 15.000 tra manager e dipendenti in tutto il mondo e dalla ricerca emerge un quadro chiaro sulle misure scelte nelle imprese per ridurre i costi e affrontare questo periodo. Ecco cosa sta succedendo nel nostro paese secondo i dati forniti dagli intervistati italiani.

Un’azienda su due ha optato per tagli del personale
E’ il dato che colpisce di più perché fa riferimento alla soluzione più drastica e temuta in questi casi. Nello specifico, la strada dei licenziamenti è stata presa nel 36,5% delle piccole aziende, nel 53,8% delle medie imprese e addirittura nel 57,9% delle grandi aziende. I dati Regus sui licenziamenti certificano quindi sul campo le altre statistiche che recentemente avevano inquadrato questo fenomeno; come ad esempio l’ultimo rapporto del Centro Studi di Confindustria che ha rilevato come tra il primo trimestre 2008 e il quarto del 2009 i posti di lavoro andati in fumo siano stati 528.000 o i numeri Istat che hanno affermato come il tasso dei senza lavoro nel primo trimestre di quest’anno sia salito al 9,1% dal 7,9% dello stesso periodo del 2009.
Tornando ai dati Regus, le altre misure più gettonate per far fronte alla crisi e ridurre i costi secondo gli intervistati italiani sono state: riduzione viaggi d’affari (64%), riduzione dei benefit (41,2%), trasloco verso uffici meno costosi (27,9%), chiusura di uffici satellite (23,5%) e infine il ricorso a soluzioni di telelavoro da casa (8,1%).

Dettaglio Piccole Imprese – meno viaggi e più telelavoro
Le piccole aziende (0-49 dipendenti) hanno quindi cercato di limitare i licenziamenti (36,5%), ma più di tutti hanno guardato al telelavoro: nel 9,6% dei casi hanno infatti chiesto ai dipendenti di lavorare da casa. Non solo, sono le strutture che più di tutte hanno tagliato le spese di viaggi non essenziali, per il 65,4% e che hanno cercato uffici meno costosi; questo è avvenuto nel 31,7% dei casi.
Dettaglio Medie Imprese – licenziamenti, riduzione viaggi e benefit
Nelle aziende di media dimensione (50-249 dipendenti) pesa il dato relativo ai licenziamenti, avvenuto nel 53,8% dei casi. La misura più adottata in prima battuta è stata però la riduzione delle spese di viaggi e trasferte, che si attesta al 61,5%, seguita dalle riduzioni di benefit, 38,5%. Nel 15,4% dei casi le medie imprese hanno fatto registrare anche la chiusura di uffici satellite.
Dettaglio Grandi Imprese – licenziamenti, chiusure e traslochi
Le grandi aziende (250+ dipendenti), come anticipato, sono le prime nella classifica licenziamenti, con il 57,9%. Questa percentuale è identica anche alla voce «riduzione benfit»- cosa che non stupisce visto la maggiore articolazione degli organici delle grandi aziende. Interessante notare invece che nel 31,6% dei casi le aziende hanno provveduto a chiudere uffici satellite e per il 21,1% hanno traslocato verso uffici meno costosi. Da ultimo, anche in questa fascia una cospicua riduzione delle spese di viaggio, al 57,9%

Mauro Mordini, Responsabile Regus Italia, commenta » I periodi di crisi non sono mai facili da affrontare, spesso però da situazioni di emergenza possono nascere vere e proprie opportunità che aiutano le aziende a mantenere la propria stabilità e ritrovarsi più forti nel momento della ripresa. Regus da sempre offre alle aziende soluzioni flessibili e pronte all’uso che permettono di sostenere il proprio business. Ad esempio possiamo vedere come la richiesta di sale per videoconferenza sia in continua ascesa laddove i viaggi d’affari siano diventati un onere troppo costoso; ma anche il ricorso ad uffici virtuali per una migliore gestione del telelavoro o ad altre forme di ottimizzazione dello spazio lavoro come la richiesta di uffici chiavi in mano stiano prendendo sempre più piede anche in Italia. Questo testimonia che anche nel nostro paese sta cambiando il modo di lavorare ed è importante per le aziende farsi trovare pronte.»

Metodologia della ricerca
I dati forniti fanno parte della ricerca egus GBS – Great Big Survey che ha intervistato più di 15.000 businessman e dipendenti in tutto il mondo tra febbraio e marzo 2010 per un campione altamente rappresentativo della classe dirigente.