Benzina: non servono calcoli
Federconsumatori: «E' evidente che nei prezzi qualcosa non va»
ROMA - «Ci siamo stancati di fare studi e calcoli.» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per dimostrare che, nel sottore dei carburanti, i conti continuano a non tornare, basta citare un esempio che è ben impresso nella memoria dei cittadini: quando il petrolio aveva raggiunto il picco di 147 Dollari al barile, la benzina era venduta a 1,56 Euro al litro.
Oggi, se il costo del petrolio dovesse tornare a tali livelli, ed ovviamente non ce lo auguriamo, cosa succederebbe al prezzo della benzina? Verrebbe venduta a 2,00 Euro al litro?
Questo è quanto, di questo passo, potremmo aspettarci.
Si rende, quindi, indispensabile un intervento per «riportare nei ranghi» questa situazione, a causa della quale, non lo dimentichiamo, gli automobilisti continuano a pagare 7-8 centesimi di troppo al litro, che comportano, tra costi diretti ed indiretti, ricadute di ben 176 Euro annui per ogni automobilista.
A tal fine ribadiamo l’urgenza di un’accelerazione nel rendere effettive le misure previste dal protocollo sottoscritto con i petrolieri, oltre ad un’applicazione dell’accisa mobile, in grado di calmierare la tassazione e quindi i prezzi dei carburanti.
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