Manova, una valanga di emendamenti
Più di 1.200 sono della maggioranza. Presentate 2.250 proposte di modifica al testo in commissione Bilancio, 1.116 sono del Pdl (90 dei finiani)
ROMA - Torna l'assalto alla diligenza sulla manovra economica. I senatori hanno presentato una vera e propria valanga di emendamenti (2.550) in commissione Bilancio del Senato e quasi la metà, cioè 1.205, arrivano dalla maggioranza. Tanto che Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl a Palazzo Madama, mettono le mani avanti e annunciano l'istituzione di un comitato interno del gruppo che avrà il compito di filtrare le proposte.
2.550 EMENDAMENTI - Dunque, dei 2.550 emendamenti depositati: 1.116 arrivano dal Pdl, 89 dalla Lega, 823 dal Pd, 293 dall'Udc, 149 dall'Idv e 80 dal misto. Nessuna proposta per ora da relatore e governo che, tuttavia, possono presentarne in qualunque momento. A questo si aggiunge il pressing di Regioni e Comuni per chiedere che i sacrifici vengano «più equamente» suddivisi tra lo Stato centrale e le autonomie.
L'esame comincerà martedì della prossima settimana con le repliche di relatore e governo e con le dichiarazioni di inammissibilità che presumibilmente sfoltiranno e non di poco gli emendamenti presentati. Tempo per l'esame ce n'è poiché l'approdo in Aula è calendarizzato per il primo luglio.
IL PACCHETTO DEI FINIANI - Tra le misure proposte dai senatori, spicca un pacchetto di circa 90 proposte di modifica dei 'finiani': si va da maggiori risorse alla sicurezza a tagli Irpef e riduzione Irap per le pmi, 300 mln per Roma (oltre ai fondi già stanziati dal governo) e novità per le fondazioni. Si chiede inoltre l'accorpamento di Simest, Sace e Ice in un unico ente. Tra questi anche la 'contromanovra' del presidente della commissione Finanze del Senato, Mario Baldassarri, primo firmatario di 14 emendamenti, insieme ad altri 14 senatori: si cancella la norma che alza la soglia di invalidità per ottenere l'assegno; alle famiglie arrivano fino a mille euro per ogni membro privo di reddito. La Lega invece punta ad un meccanismo per indurre i falsi invalidi ad autodenunciarsi. Il senatore del Pdl, Salvo Fleres, invece propone la semplice denuncia di inizio attività per trasformare in veranda le terrazze e i balconi e la vendita di caramelle e bon bon accanto ai giornali nelle edicole.
LE PROPOSTE DEL PD - Sostegno alle famiglie, allo sviluppo, alle piccole e medie imprese e una boccata d'ossigeno per gli enti locali. Sono questi i punti sui quali incidono le circa ottocento proposte di modifica del Pd alla manovra, alle quali si aggiungono 18 ordini del giorno. «La logica dei nostri emendamenti - sottolinea il senatore Paolo Giaretta - è quella di dire che almeno una parte dell'esito della lotta all'evasione fiscale vada restituita ai contribuenti onesti». «Per le imprese - dice ancora Giaretta - proponiamo l'innalzamento delle aliquote di esenzione Irap e il rafforzamento del «forfettone». Sul fisco: una sovratassa (di due punti percentuali) sui capitali che rientrano con lo scudo fiscale per finanziare un allentamento del patto di stabilità per i comuni che investono. La manovra va resa più equilibrata tra lo Stato periferico». C'è poi un pacchetto di liberalizzazioni a favore del consumatore nei settori di «carburanti, banche, assicurazioni e farmacie». Infine sul fronte dello sviluppo «un forte incentivo al lavoro femminile, incentivi automatici per le aziende che fanno ricerca, sostegno alla green economy; riproposizione bonus 55% per case ecologiche, eliminazione della norma sui certificati verdi».
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