29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
La manovra

Salta la lista con i 232 enti culturali da tagliare

Saranno i Ministri competenti a stabilire dove tagliare. Dimezzate le risorse

ROMA - I 232 enti, istituti, fondazioni e altri organismi storici e culturali, che erano finiti sotto la scure del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, possono tirare un mezzo sospiro di sollievo. Nella versione definitiva della manovra 2011-2012 è saltata la lista degli enti per i quali si stabiliva lo stop al finanziamento da parte dello Stato. Nella nuova versione del testo tuttavia si prevede un taglio della metà delle risorse, senza un elenco dettagliato degli enti.

IL PROVVEDIMENTO - «A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto - si legge nel provvedimento - gli stanziamenti sui competenti capitoli degli stati di previsione delle amministrazioni vigilanti relativi al contributo dello Stato a enti, istituti, fondazioni e altri organismi sono ridotti del 50% rispetto all'anno 2009».
Saranno i ministri competenti a stabilire dove tagliare: «Al fine di procedere alla razionalizzazione e al riordino delle modalità con le quali lo Stato concorre al finanziamento dei predetti enti, i ministri competenti, con decreto da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, stabiliscono il riparto delle risorse disponibili».
Contro lo stop dei finanziamenti ai 232 enti, fondazioni e istituti di cultura, c'era stata una netta presa di posizione del ministro della Cultura, Sandro Bondi.