29 aprile 2024
Aggiornato 07:00
La manovra economica

Berlusconi: servono sacrifici

E rispunta il condono. Tremonti: «Promossi da tutti, abbiamo fatto le cose giuste»

ROMA - «Le pensioni sono tutelate e garantite», nessuno le toccherà nella manovra correttiva da 24 miliardi presentata alla stampa dal ministro Tremonti e da Silvio Berlusconi, ma il premier ha spiegato che «Con la manovra chiediamo un atto di responsabilità ai dipendenti pubblici, i loro redditi sono aumentati rispetto a quelli privati» e critica: in Italia «è cresciuta in maniera incontrollata la spesa sociale» che è «diventata assistenziale».

E' una manovra basata su competitività dell'economia e sostenibilità della finanza pubblica, per contribuire «alla credibilità dell'Eurozona» ha detto Giulio Tremonti. E nel testo alla fine rispunta anche il condono: la sanatoria per l'emersione delle case-fantasma si estenderà anche a quegli immobili su cui sono state effettuate variazioni e ampliamenti non denunciati al Fisco, c'è tempo fino al 31 dicembre per mettersi in regola.

Misure che valgono 24,9 miliardi per il prossimo biennio, con tagli pesanti in diversi settori - dai fondi alle Regioni al pubblico impiego - e un'ulteriore stretta nella lotta all'evasione fiscale per recuperare risorse. Tagli sui dipendenti pubblici, sui costi della politica, su 27 enti inutili (e altri si aggiungeranno), sulle 'finestre' per andare in pensione. A pagare saranno anche gli enti locali, e in particolare le Regioni, che hanno contestato la pesantezza delle misure.

Sono scelte difficili ma - ha rivendicato con orgoglio il titolare di via Venti Settembre - sono state apprezzate dalle principali istituzioni internazionali. Dalla commissione europea al Fondo monetario, dall'Ocse all'agenzia di rating Fitch: i giudizi incassati dal governo sono tutti positivi. «Abbiamo fatto le cose giuste - ha sottolineato Tremonti - nel modo giusto e nei tempi giusti».

La manovra d'altra parte «ce la chiede l'Europa» insiste Berlusconi che alla fine la parola 'sacrifici' la pronuncia due volte. Ma a prevalere devono essere i messaggi positivi e ottimistici: il presidente del Consiglio ci tiene a smentire gli scontri (veri) che ci sono stati nel governo e tra lui e Tremonti per il varo del provvedimento. Berlusconi lascia anche aperta la porta del dialogo con l'opposizione. «Speriamo - dice - che ci sia una condivisione delle responsabilità. Siamo disposti, ove arrivassero proposte di miglioramento, ad accettarle».