12 ottobre 2025
Aggiornato 21:30
La crisi greca

Milano a picco nella paura, Wall Street crolla per errore

In Italia piovono critiche sulle manovre speculative delle agenzie di rating

MILANO - La bufera alla Borsa di Milano era solo l'assaggio. In serata Wall Street ha bruciato nel giro di quindici minuti i guadagni accumulati in oltre un anno di contrattazioni. Il Dow ha perso 700 punti in quindici minuti, recuperandone 600 nei successivi venti, arrivando fio al -9%. Poi la spiegazione: è stato «solo» l'errore di trading di una grande istituzione finanziaria, la folle conclusione della giornata. Alla fine il Dow Jones ha chiuso comunque in rosso a -3,27 a 10.512 punti.

Resta la bufera sulla Borsa di Milano che ieri ha chiuso con un pesantissimo meno 4,26 per cento, e la paura per la riapertura oggi dei mercati. In Italia sotto accusa è un rapporto di Moody's sui rischi di contagio della crisi greca sui sistemi bancari di altri cinque paesi dell'area euro - Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia e Gran Bretagna; un rapporto che già ieri mattina ha spinto la Banca d'Italia a prendere posizione sulla vicenda, e in serata la banca centrale ha ribadito che la reazione dei mercati «è del tutto ingiustificata» perchè «l'esposizione delle banche italiane verso la Grecia è lo 0,2% del totale delle attività del nostro intero sistema».

Il rapporto affermava che in una ipotesi di aumento delle tensioni sui titoli di Stato italiani, le banche della penisola potrebbero risentirne. La stessa Moody's ha poi chiarito che non ha assunto alcuna iniziativa sul rating dell'Italia, confermandolo al livello AA2, con prospettive stabili. Linea simile dalla maggiore agenzia di rating mondiale, Standard & Poor's: sull'Italia non c'è nessuna novità, ha riferito una portavoce, l'ultimo aggiornamento confermava il rating 'A+'.

Ancora una volta, in un contesto difficile le 'sparate' delle agenzie di rating si dimostrano un fattore che può esacerbare gli animi. Ne è convinto anche Silvio Berlusconi che ha fatto sapere che le agenzie di rating vanno prese con le molle sia quando emettono giudizi drastici sia quando non mettono in guardia da rischi invece concreti.

Da parte sua però il ministro dell'Economia Giulio Tremonti aveva tirato ieri un campanello d'allarme: «Nessuno è immune dai rischi perchè passeggero con biglietto di prima classe», ha affermato, pur sottolineando che «l'Italia sta meglio di altri Paesi ed è vaccinata da eventuali contagi».