Sindacati a San Giovanni: i lavoratori sono tutti uguali
Dopo Rosarno, Epifani, Angeletti, Bonanni dietro le quinte al concertone di Roma
ROMA - Dopo aver festeggiato il pomeriggio del primo maggio, Festa dei lavoratori, a Rosarno i tre segretari di Cgl, Cisl e Uil si sono presentati dietro le quinte del tradizionale concertone di Piazza San Giovanni a Roma, promosso dai sindacati da vent'anni.
«Oggi siamo stati a Rosarno per scoprire che è una terra dove non c'è razzismo, c'è accoglienza», e gli scontri avvenuti «sono stati il frutto del dominio della criminalità organizzata», ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, intervistato da una emozionata Sabrina Impacciatore, dietro le quinte del Concertone. «Siamo stati lì per dire che le persone sono tutte uguali e i lavoratori specie quando sono sfruttati sono tutti uguali», aggiunge il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «E' stato un primo maggio importante - chiosa il leader della Cgil Guglielmo Epifani - siamo andati dagli ultimi, ma Rosarno non c'è solo in Calabria, e non c'è solo al Sud, c'è in tante parte del nostro paese, in tante periferie. E per tutti chiediamo più dignità e rispetto per il lavoro».
Tutti soddisfatti si dicono i tre segretari della conduzione al femminile di quest'anno per «un grande concerto all'altezza della tradizione», sottolinea Angeletti, mentre Epifani sottolinea: «Mi ha molto colpito l'orchestra sinfonica, portare la musica classica al concertone, è molto importante anche pensando alla situazione dei nostri enti lirici sinfonici che vanno sostenuti».
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