19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
I vertici mondiali | FMI

Gurria: banche più forti, ma restano vulnerabili

Il segretario generale dell'OCSE: «Alcuni istituti hanno accumulato anche un rischio-tassi»

WASHINGTON - Le banche commerciali internazionali hanno rafforzato i loro capitali, malgrado forti perdite e accantonamenti. Ma restano delle vulnerabilità». Le ha segnalate il segretario generale dell'Ocse Angel Gurria nel suo discorso consegnato al Comitato monetario e finanziario del Fmi, in corso a Washington.

«Le banche - ha spiegato Gurria - probabilmente continueranno ad accusare perdite su crediti sui finanziamenti e sulle partecipazioni in portafoglio, a causa degli incombenti effetti del calo della frenata dell'economia sulla capacità di rimborso dei prenditori, specialmente in relazione ai mutui sulle proprietà immobiliari commerciali. E alcune banche - ha aggiunto - hanno anche accumulato delle esposizioni sul rischio da tassi d'interesse usando fondi a breve termine e a basso costo per acquistare attività a scadenza più lunga con rendimenti più alti».

La situazione secondo il numero uno dell'Ocse su questo fronte non è destinata a migliorare rapidamente dal momento che «con il progredire della ripresa, la creazione di credito sarà influenzata da sviluppi della domanda e dell'offerta e anche se sembra che le condizioni di finanziamento stiano migliorando, l'offerta di credito da parte delle banche dovrebbe restare limitata».