Aci Europe: perdite da oltre 200 milioni su aeroporti Ue
Da giovedì a lunedì persi 10 milioni di passeggeri
PARIGI - Oltre i 200 milioni di euro persi tra gli aeroporti europei a causa della nube di ceneri vulcaniche che, eruttate dall'Islanda, hanno compromesso i collegamenti dalla scorsa settimana. La stima è del Consiglio degli aeroporti per l'Europa, Aci Europe, secondo cui tra giovedì e ieri sono stati persi circa 10 milioni di passeggeri in termini di traffico, ha riferito il portavoce Robert O'Meara. «Nel momento peggiore della crisi, domenica, sono stati paralizzati 313 aeroporti, l'80 per cento della rete», ha detto.
Le cose non vanno meglio per gli alberghi nei pressi degli scali, che dopo un boom iniziale hanno visto ora crollare i livelli di presenze, così come per gli hotel di alcune grandi metropoli Ue. A Parigi, secondo il centro studi Mkg, tra annullamenti di congressi, seminari e viaggi di affari negli alberghi si registrano cancellazioni tra il 20 e il 30 per cento delle prenotazioni.
Quanto agli aeroporti «il costo finale sarà sicuramente superiore ai 200 milioni di euro», ha precisato O'Meara. La britannica Baa, che gestisce diversi dei maggiori scali londinesi, tra cui Heathrow e Standsted, stima tra 5,7 e 6,8 milioni di euro le perdite quotidiane, anche se spera di compensarle con un calo dei costi operativi e con un rimbalzo dell'attività quando questa fase sarà superata. L'onda lunga ha finito per danneggiare anche scali ben lontani dal vecchio continente, come Bombay, in India, dove sono stati annullati 75 voli, e perfino Nairobi.
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