28 agosto 2025
Aggiornato 04:00
Riparte il piano casa

Sì al dl incentivi, fondo da 300 milioni Dalle cucine alle moto, aiuti dal 6 aprile

Il Cdm vara il decreto: arriva una stretta alle frodi Iva e ci sarà un bonus per Internet con Adsl

ROMA - Dal 6 aprile scatteranno gli incentivi all'acquisto di cucine, elettrodomestici, motocicli, immobili ad alta efficienza energetica e gli aiuti ad altri settori in crisi come il tessile, incluso il bonus per l'acquisto di nuovi pacchetti Adsl. Dopo più di tre mesi di rinvii il Consiglio dei ministri ha varato il decreto incentivi che prevede un pacchetto di misure a sostegno dell'economia per 420 milioni, di cui 300 saranno destinati proprio al rilancio dei consumi. A sorpresa arriva anche un'accelerazione del vecchio piano casa del governo: via libera ai lavori interni alle abitazioni senza passare per la burocrazia.

300 MILIONI - Il provvedimento, assicura il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, non avrà «un impatto sui conti pubblici, non crea deficit» perchè la copertura viene tutta «dal contrasto all'evasione». Per finanziare i due terzi degli aiuti arrivano, infatti, una serie di norme fiscali: dalla stretta all'evasione internazionale a novità sul contenzioso e la riscossione. Il pacchetto coprirà 200 dei 300 milioni delle risorse per gli incentivi, i restanti 100 milioni saranno garantiti per 50 milioni dal Fondo finanza d'impresa e per ulteriori 50 milioni con il credito d'imposta. I 120 milioni rimanenti per arrivare alla somma di 420 milioni sono sgravi fiscali e altri interventi (70 milioni al tessile e 50 alla cantieristica e all'emittenza privata).

FRODI FISCALI - Per quanto riguarda le frodi fiscali internazionali nel mirino ci sono soprattutto le frodi Iva effettuate con i cosiddetti «caroselli» e «cartiere» (forme di evasione fiscale realizzate attraverso fatture false). Raddoppiano le sanzioni fino a 4mila euro per la mancata omissione da parte dei soggetti passivi di Iva delle comunicazioni su tutte le operazioni di cessione di beni e servizi verso operatori economici residenti in Paesi appartenenti alla cosiddetta black list (paradisi fiscali). Arriva anche un giro di vite sull'uso illegittimo dei crediti d'imposta e per accelerare le procedure di recupero. Sul fronte del contenzioso sarà più semplice evitare le liti con il Fisco: per importi sotto i 50mila euro non sarà indispensabile la fideiussione. Mentre le novità sulla riscossione riguardano l'applicazione della legge Marzano per la società Tributi Italia e nuove modalità per le cartelle esattoriali degli italiani all'estero.

PIANO CASA - A rilanciare sul piano casa, norma inserita come «fuori sacco» nel decreto, è stato il premier Silvio Berlusconi in persona che già lo scorso anno aveva sollecitato l'approvazione delle linee governative sull'edilizia. Un progetto che doveva mettere in moto investimenti per 59 miliardi e spianare la strada agli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione di abitazioni ed edifici rimasto però al palo. «Potranno essere eseguiti - afferma il presidente del Consiglio - tutti gli interventi di manutenzione ordinaria nelle case e gli interventi di natura straordinaria che non riguardino parti strutturali dell'edificio e l'aumento dei parametri urbanistici».

UIL: «UN PRIMO PASSO» - I provvedimenti varati oggi dal Governo sono solo un primo passo di una necessaria politica economica volta a promuovere e sostenere la ripresa. Il cuore di questa politica deve essere una riforma fiscale - da avviare già nel 2010 - orientata a valorizzare e premiare il lavoro. Vanno infine apprezzate le misure approvate nel decreto legge che si propongono di affrontare in maniera più efficace le frodi fiscali sia nazionali che internazionali.

CONFARTIGIANATO: «PREFERIAMO LA SEMPLIFICAZIONE» - «Un segnale di attenzione a settori manifatturieri fortemente investiti dalla crisi, come il tessile e l’arredamento delle cucine, che però avrebbero necessità di interventi ben più decisi. Deboli invece le misure a sostegno della green economy, settore che potenzialmente mobilita oltre 1 milione di addetti».
Il Presidente di Confartigianato, nel commentare il decreto legge incentivi approvato oggi dal Governo, si augura che l’attuazione delle misure di incentivazione sia caratterizzata da semplicità d’accesso per tutte le imprese.
«Ma alla logica degli incentivi – spiega Guerrini - preferiamo gli interventi di carattere strutturale per semplificare l’attività delle imprese e garantirne la continuità». A questo proposito Guerrini sottolinea positivamente la semplificazione introdotta nelle misure riguardanti gli interventi di manutenzione della casa. «Un intervento – fa rilevare – che riguarda un settore come quello delle costruzioni in cui operano prevalentemente artigiani e piccole imprese e che negli ultimi due anni ha subito il calo della domanda, la diminuzione degli addetti e una contrazione del fatturato. Nelle costruzioni operano complessivamente 877.892 imprese con 1.845.000 addetti. Ampia la prevalenza di aziende artigiane: sono 592.399, pari al 67,5% del totale».