12 dicembre 2024
Aggiornato 05:30
Dl incentivi

Crisi: “ok” agli incentivi per le macchine agricole

Ma per la CIA resta aperto il problema dell’«accisa zero» per il gasolio

ROMA - «Bene gli incentivi per l’acquisto delle macchine agricole. Resta, però, aperto il pressante problema dell’’accisa zero’ per il gasolio. Un problema grave che sta avendo effetti pesanti sulla gestione di tutte le imprese agricole e non solo delle serre. Ancora una volta il governo ha deluso le aspettative degli agricoltori che da tempo sollecitano l’agevolazione sul carburante, il cui onere, specialmente dopo gli ultimi rincari dei prezzi petroliferi, ha ormai raggiunto livelli eccessivamente elevati». E’ quanto afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito alle decisioni assunte oggi dal Consiglio dei ministri.

«Sul ‘bonus gasolio’, che diventa sempre più indispensabile per le aziende agricole, il governo -sottolinea Politi- continua ad essere sordo alle vibranti richieste del mondo agricolo. Se realmente c’è attenzione nei confronti del settore, come dichiarato da molti esponenti dell’esecutivo, questa va dimostrata nei fatti. E’ vero che gli incentivi per le macchine agricole sono importanti perché consentono di rinnovare un parco vecchio e di garantire una maggiore sicurezza; tuttavia, è altrettanto vero che attualmente i produttori agricoli, assillati da costi esorbitanti produttivi, contributivi e burocratici (tra cui, appunto, quello dei carburanti) e da una caduta verticale dei prezzi praticati sui campi, difficilmente sono nelle condizioni di effettuare investimenti innovativi, anche perché i redditi, nello scorso anno, hanno subito un taglio del 25,3 per cento».

«Ed è per questa ragione - aggiunge il presidente della Cia - che insistiamo sulla necessità di varare al più presto misure come quella dell’’accisa zero’ per il gasolio agricolo. Attendevamo un atto del genere nell’odierno Consiglio dei ministri che, purtroppo, non è venuto. Il problema non può essere rinviato ulteriormente. Basti pensare che in un anno il prezzo del carburante utilizzato dagli agricoltori è cresciuto di oltre il 35 per cento. I serricoltori, che si sono visti togliere l’agevolazione fondamentale per la loro attività, pagano le spese maggiori. Ma anche le altre aziende agricole si sono trovate a fronteggiare un onere assai gravoso».

«Nelle scorse settimane avevamo chiesto che -rimarca Politi- un provvedimento ‘ad hoc’ venisse inserito nel decreto ‘milleproroghe’, approvato definitivamente dal Parlamento. Purtroppo, la risposta che gli agricoltori attendevano non è arrivata. Ora, davanti ad una vera emergenza, chiediamo sia al governo che alle forze parlamentari di adoperarsi perché venga predisposto un intervento straordinario che riduca in maniera tangibile il prezzo del gasolio agricolo. Sarebbe una boccata d’ossigeno per un settore che sta vivendo la crisi più difficile degli ultimi trent’anni».