28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
Coinvolte JP Morgan, Deutsche Bank, UBS e Depfa Bank

A Milano primo caso al mondo di banche rinviate a giudizio

Truffa di 100 milioni commessa da istituti di credito ai danni di enti pubblici. Il processo inizierà il 6 maggio

MILANO - E' una decisione storica quella del gup milanese Simone Luerti. Per la prima volta al mondo ci sono banche rinviate a giudizio per truffa aggravata in relazione alla vendita di prodotti derivati. C'era stato prima un solo precedente a Londra con una decisione della giustizia amministrativa secondo la quale i comuni non devono fare contratti derivati.

DANNO DA 100 MILIONI - Deutsche Bank, Jp Morgan, la filiale londinese di Ubs e la filiale di Dublino di Depfa saranno processate dal 6 maggio insieme a 11 funzionari di istituti di credito, all'ex dg del Comune di Milano Giorgio Porta e al consulente Mauro Mauri per lo swap emesso nel 2005 con scadenza trentennale su un bullet fund da 1,68 miliardi di euro, Il danno arrecato al Comune sarebbe di circa 100 milioni.
«E' solo la tappa di un percorso molto delicato» dice il pm Alfredo Robledo. Il fascicolo milanese sui derivati comunque sembra destinato ad avere una funzione pilota. In Italia ci sono altre procure con indagini sui derivati ma nessuna è stata finora chiusa. Il problema riguarda le finanze degli enti locali non solo nel nostro paese ma in mezzo mondo.

LA DIFESA DELLE BANCHE - Le banche coinvolte hanno negato ogni addebito ribadendo piena fiducia nei propri dipendenti. Ubs riconferma ad esempio che conta di «poter dimostrare pienamente, nel corso del dibattimento, che non vi è stato mai alcun accordo truffaldino», in quanto le operazioni finanziarie oggetto dell’imputazione «sono sempre state linearmente comunicate dalle Banche al Comune» e «autonomamente valutate dal Comune». Sostiene inoltre che «non vi è stato alcun illecito profitto in capo alle Banche, in quanto i costi di intermediazione praticati erano pienamente legittimi e tantomeno tali costi sono stati occultati al Comune. Per ultimo non vi è stato alcun danno per il Comune». Deutsche Bank: » Riteniamo che le nostre argomentazioni siano fondate e saranno dimostrate nel corso del procedimento giudiziario. Ribadiamo la piena fiducia nell'integrità dei nostri dipendenti coinvolti nella transazione». JP Morgan: » Ci difenderemo con forza dalle accuse avanzate e siamo certi che la solidità della nostra posizione in relazione agli addebiti contestati verrà dimostrata nel corso del dibattimento. Riteniamo che i dipendenti di Jp Morgan coinvolti abbiano agito con professionalità e in modo appropriato».