Raccolti agricoli a rischio: subito il decreto per gli 80 mila stagionali
Nelle campagne serve con urgenza manodopera fino alla prossima vendemmia
ROMA - Siamo ormai nell’imminenza dei raccolti agricoli che si protrarranno sin dopo la vendemmia, nel prossimo autunno. E, quindi, diventa sempre più urgente l’emanazione del decreto flussi, che prevede l’ingresso di 80 mila lavoratori stagionali, proprio per consentire alle imprese agricole di programmare tempestivamente le proprie attività. A rinnovare la richiesta è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che da tempo sollecita il provvedimento fondamentale per la maggior parte dei lavori in campagna che si svolgeranno da qui fino alla fine di ottobre, primi di novembre.
E’ importante che la pubblicazione del decreto -sottolinea la Cia- avvenga quanto prima poiché gli agricoltori provengono da un anno critico e hanno bisogno di avere certezze almeno sul fronte della manodopera, visto che sul fronte dei costi (fiscalizzazione degli oneri sociali e «accisa zero» sul gasolio agricolo) il governo continua a non dare risposta alcuna.
Nel sottolineare tempi brevi per il decreto, altrimenti molti raccolti sono a rischio, la Cia ribadisce che da tempo sollecita anche una revisione delle procedure di assunzione dei lavoratori extracomunitari stagionali che tenga conto dell’esigenza prioritaria di accorciare i tempi e di semplificare il processo.
Ci vuole -sottolinea la Cia- un maggiore investimento da parte delle istituzioni competenti sulle domande veicolate dalle organizzazioni di categoria, che garantiscono la correttezza formale delle richieste presentate e la trasparenza delle stesse. Le aziende che operano nel rispetto delle regole e che ogni anno si avvalgono del decreto flussi devono poter contare su tempi certi e su procedure semplificate.
Questa -conclude la Cia- è la risposta più seria che un governo -che dichiara di voler contrastare il lavoro irregolare- deve saper dare.
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