Benzina, Federconsumatori: siamo alle solite
«Con le attuali speculazioni ogni automobilista paga in più 171 euro annui»
ROMA - Tornano a crescere con la velocità del fulmine, solo perché il petrolio ha raggiunto 80 dollari al barile, i prezzi della benzina.
Ancora una volta, quindi, ci troviamo di fronte ad adeguamenti poco chiari.
Infatti, quando il petrolio nell’intero mese di gennaio si attestava a 81-82 dollari al barile, il prezzo della benzina (dati Ministero Sviluppo Economico), si attestava a 1,31 Euro al litro, con una differenza, quindi, di 7-8 centesimi in più rispetto al prezzo odierno.
L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori non è così sprovveduto da non tenere conto che vi è stato, relativamente a gennaio, un deprezzamento dell’Euro sul Dollaro del 6-7%, che, ovviamente, influisce sul prezzo della benzina. Tale variazione, però, dovrebbe comportare, su tale prezzo, solamente 2 centesimi un più rispetto al dato di quel mese.
Siamo chiaramente in presenza di quelle che noi ci ostiniamo a definire vere e proprie pratiche speculative: nel caso specifico, di almeno 6 centesimi, pari a maggiori esborsi, per ogni automobilista, di 72 Euro annui per costi diretti e, 63 Euro annui per costi indiretti, pari ad un totale di 135 Euro annui.
Inoltre, continua a persistere il differenziale di 3 centesimi al litro che il prezzo industriale della benzina in Italia registra rispetto agli altri paesi europei, con una ricaduta negativa di 36 Euro annui.
Quindi, per ogni automobilista, l’ammontare totale delle ricadute di tali speculazioni è di 171 Euro annui.
Alla luce di questa vergognosa situazione, ribadiamo l’urgenza di manovre tese a ridurre i prezzi dei carburanti attraverso:
- Maggiori controlli sulle speculazioni e sul famigerato meccanismo della doppia velocità di adeguamento dei prezzi rispetto all’andamento dei costi petroliferi;
- Un abbattimento dell’ormai strutturale distacco tra il prezzo industriale italiano rispetto a quello del resto dell’Europa;
- La completa liberalizzazione del settore, con la definitiva apertura alla vendita attraverso il canale della grande distribuzione.
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