10 dicembre 2024
Aggiornato 13:00
Crisi economica

Bini Smaghi: per favorire la ripresa servono riforme incisive

Parla il rappresentante italiano nel Board della BCE: «Tra le più importanti quella dell'Università e della scuola»

ROMA - Per uscire dalla crisi e agganciare la ripresa occorrono riforme più incisive di quelle applicare finora in Europa. Lo ha detto il rappresentante italiano nel Board della Bce, Lorenzo Bini Smaghi intervenendo a Otto e mezzo sulla 7.

«Per crescere come 20 anni fa - ha sottolineato - occorre fare politiche più incisive perché c'è la concorrenza Cina e altri paesi. Le politiche fiscali e monetarie attuate finora hanno evitato il collasso, la ripresa c'è ma c'è il rischio che ci si aspetti troppo da queste riforme. Si sta aspettando la ripresa senza fare le riforme necessarie, e rischiamo di fare come in Giappone». Tra le riforme, ha aggiunto, quella «più urgente e fondamentale è quella della scuola e dell'università. I nostri giovani hanno la concorrenza dei cinesi e degli indiani che vanno nelle migliori università americane». Alla domanda se si sta andando nella giusta direzione, Bini Smaghi ha risposto: «Lo spero ma il gap è grande».

Quanto all'inserimento dell'Italia tra i cosiddetti «Piigs», i Paesi a rischio in Europa, Bini Smaghi ha commentato: «Uno deve fare le liste su criteri oggettivi. Uno di questi è quello del rischio finanziario. Il tasso di interesse italiano è più basso di quello inglese, simile a quello americano. Bisogna stare attenti a chi stila queste classifiche, forse vuole deviare l'attenzione da altri problemi».