Scajola: per Termini abbiamo 10 offerte
Le presenteremo il 5 marzo al tavolo dell'auto. E per Alcoa il ministro «fiducioso»
ROMA - Per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese «abbiamo 8-9-10 offerte, che stiamo valutando e che presenteremo il 5 marzo al tavolo dell'auto per valutare qual è quella che può garantire i posti di lavoro: abbiamo tempo un anno e mezzo». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, intervistato a Mattino5 su Canale 5. «Con la Fiat il discorso su Termini è chiuso, ma il gruppo concorda che agevolerà e non ostacolerà un'opzione diversa», aggiunge Scajola.
ALCOA - Scajola, si dice «fiducioso» sul fatto che Alcoa continuerà a produrre in Sardegna e auspica che l'incontro di giovedì con l'azienda sia risolutivo. Il ministro spiega: «Alcoa è l'emblema del costo dell'energia nel nostro Paese. Quelli che ancora oggi urlano contro il ritorno al nucleare, contro la politica energetica, si dimenticano che, in Italia, le imprese e gli italiani pagano il 30% in più».
Per Scajola «l'Alcoa se ne vuole andare perché paga troppo l'energia. Abbiamo fatto un provvedimento di governo che, visto le difficoltà che in Sicilia e Sardegna ci sono per la rete elettrica, ci permette di far pagare di meno l'energia ad Alcoa. Il governo ha fatto la sua parte, Berlusconi ha parlato direttamente con il presidente della Commissione europea» e «sono fiducioso che Alcoa ci ripenserà e riprenderà la produzione in Sardegna». Dunque «giovedì faremo un incontro e mi auguro che sia risolutivo», conclude.