19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Calo del 4,9% rispetto al 2008

La crisi blocca i consumi energetici nel 2009

Nel 2010 ripartiranno, fattura a 47,5 mld. Questi i dati diffusi dall'Unione petrolifera nel consuntivo per il 2009

ROMA - La crisi economica ha avuto effetti pesanti sui consumi di energia degli italiani. Nel 2009 c'è stato un calo del 4,9% rispetto al 2008. La fattura energetica, ossia l'onere che il paese sostiene per approvvigionarsi di energia dall'estero, nel 2009 si stima pari a 41,4 miliardi di euro con un risparmio di 18,4 miliardi rispetto al 2008 e un peso sul Pil del 2,7% (era il 3,8% nel 2008). Questi i dati diffusi dall'Unione petrolifera nel consuntivo per il 2009.

Nel 2010 la fattura energetica dovrebbe invece attestarsi intorno ai 47,5 miliardi di euro, sia per l'attesa ripresa dei consumi sia per il generalizzato recupero dei prezzi delle diverse fonti.

Il forte ridimensionamento delle quotazioni internazionali del petrolio e la contrazione dei consumi hanno inoltre permesso un risparmio di oltre 12 miliardi di euro sulla fattura petrolifera che nel 2009 si stima a 20,5 miliardi di euro (-37%), con un peso sul Pil pari all'1,4%. Nel 2010 la fattura petrolifera potrebbe essere compresa tra un minimo di 22,8 miliardi di euro, e un massimo di 27,9 miliardi.

Complessivamente, nel 2009 la riduzione nella domanda petrolifera è stata di oltre 5,3 milioni di tonnellate, nonostante prezzi dei prodotti petroliferi decisamente più bassi rispetto ai picchi massimi del 2008. Dal 2004 la flessione diventa quasi 15 milioni di tonnellate (-16,2%). In calo di un milione di tonnellate è apparsa la domanda per carburanti (benzina più gasolio) diminuita nel complesso del 2,8%, con la benzina che ha fatto registrare il valore più basso degli ultimi 30 anni, mentre il gasolio è tornato sui livelli del 2006.