Maestro di liturgia sacra, Vaticano condannato a rimborso
Giudice lavoro italiano in I grado: Pims paghi 140mila euro
CITTÀ DEL VATICANO - Il Vaticano ha preso una stecca. Il Pontificio istituto di musica sacra è stato condannato da un giudice del lavoro italiano a pagare un risarcimento di oltre 140mila euro ad un maestro di latino e liturgia sacra. L'istituto è stato giudicato colpevole di aver 'sottopagato' il suo dipendente per quasi un decennio.
La sentenza, emessa lo scorso maggio in primo grado e ottenuta solo di recente dai legali, riconosce che ci sono «differenze contributive» da indennizzare nel periodo dal 1991 al 1999. In quell'epoca l'uomo, un olandese, ha anche diretto il collegio San Girolamo collegato all'istituto che forma musicisti sacri per il Vaticano. Il giudice del lavoro non ha invece riconosciuto che il suo licenziamento è avvenuto a scopo di ritorsione per le rivendicazioni salariali. Il Pontificio istituto di musica sacra è stato di conseguenza condannato «corrispondere a parte ricorrente la somma di euro 143.407,97 oltre accessori».
La sentenza è solo l'ultimo atto di una lunga vicenda iniziata anni fa. L'insegnante di musica sacra si era rivolto - come prevede la normativa vaticana - ad un collegio di conciliazione e arbitrato, che aveva però giudicato inammissibile il ricorso. Solo dal primo gennaio di quest'anno, peraltro, un dipendente dello Stato della Città del vaticano può optare tra la via conciliativa e quella giurisdizionale, ricorrendo, per controversie sul pubblico impiego, al tribunale vaticano. L'olandese ci ha allora riprovato con un giudice del lavoro dello Stato italiano, che, a sua volta, ha respinto il ricorso. La corte d'appello del tribunale di Roma ha però ribaltato la vicenda, annullando la sentenza. Una seconda sentenza - amministrata, peraltro, dallo stesso magistrato che aveva respinto il ricorso una prima volta - ha dato infine ragione all'ex 'precario' del Vaticano.
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