24 aprile 2024
Aggiornato 15:30
La riforma fiscale secondo la CGIL

CGIL: si a lotta evasione e alla riforma dell'irpef

«Con l'obiettivo di aumentare il reddito netto disponibili»

ROMA - Lotta all'evasione fiscale, riforma dell'IRPEF con l'obiettivo di aumentare il reddito netto disponibile, estendere la quattordicesima mensilità per i pensionati, riforma dell'imposizione sulle rendite mobiliari, introduzione di una imposta sulle Grandi Ricchezze. Sono queste le proposte della Cgil per la riforma fiscale contenute in un documento intitolato «Proposte per un fisco giusto» inviato al Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. In particolare la Cgil per la lotta all'evasione fiscale propone un Patto fiscale all'insegna di una cultura dell'equità e della legalità che unisca e conquisti il consenso di tutti i contribuenti onesti ripristinando, anche con un Decreto, le misure anti-evasione abrogate dall'attuale governo, a partire dalla tracciabilità dei pagamenti.

La riforma dell'Irpef per il sindacato dovrebbe essere attuata tramite la linearizzazione della curva decrescente delle detrazioni da lavoro dipendente e da pensione, a partire dai redditi medi e medio bassi, anche attraverso una maggiore detrazione delle spese per la produzione del reddito; l'innalzamento e l'unificazione delle attuali quote esenti per i redditi da lavoro e da pensione; l'eliminazione strutturale del drenaggio fiscale e revisione del sistema delle aliquote fiscali, riducendo sensibilmente la prima dal 23% attuale al 20% e la terza dal 38% al 36%, da realizzare in un arco temporale pluriennale; la realizzazione di uno strumento unico che comprenda detrazioni per i figli a carico e assegno al nucleo familiare; la concessione di un bonus fiscale per coloro che non sono in grado di usufruire appieno delle detrazioni spettanti.

La riforma dell'imposizione sulle rendite mobiliari per la Cgil deve essere realizzata con la tassazione sui redditi derivanti da operazioni finanziarie di natura speculativa che deve essere effettuata con un'aliquota del 20%, mentre l'imposta sulle grandi ricchezze dovrebbe essere prevista con la costituzione di una nuova imposta «di solidarietà«' sulle grandi ricchezze sulla base del modello attualmente vigente in Francia che prevede una soglia intorno agli 800 mila euro di patrimonio (mobiliare e immobiliare) netto imponibile per essere soggetti alla Impot de solidarite' sur la fortune. Questa misura, con diversi scagioni e aliquote progressive, potrebbe produrre un gettito annuale pari a circa 5-6 miliardi di euro. Il sindacato guidato da Guglielmo Epifani propone poi misure fiscali a sostegno delle nuove generazioni anche nell'ambito di nuove professioni, partendo da agevolazioni fiscali per favorire attività di studio, formazione e creatività, nonché per superare forme di tassazione improprie, oltre che forme di credito di imposta automatico sugli investimenti in ricerca, innovazione e formazione, nell'ambito di un più vasto sistema di fisco premiale per le imprese che tenga conto anche della loro responsabilità sociale.