28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Evasione fiscale

L'Agenzia delle entrate umbra scopre finti poveri con yacht

Dichiaravano redditi modesti, ma avevano vita da nababbi. Accertati 10 milioni di euro tra maggiore imposte e sanzioni

PERUGIA - Dichiaravano redditi modesti, ma possedevano yacht, appartamenti di lusso, vetture di grossa cilindrata. Contribuenti umbri, nei confronti dei quali sono scattati i controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate che ha accertato nel corso del 2009 oltre 10 milioni di euro tra maggiore imposta e sanzioni nascosti al fisco.

Gli accertamenti sintetici, così si chiamano le indagini che dal tenore di vita del contribuente ricostruiscono l'effettiva capacità contributiva, sono stati circa 500 nel corso del 2009 e sono stati contraddistinti da un'elevata proficuità: per ogni accertamento effettuato la maggiore imposta accertata è stata in media di 12 mila e 900 euro, con punte che in alcuni casi hanno raggiunto i 130 mila euro.

«L'Agenzia delle Entrate - commenta Gennaro Esposito, Direttore Regionale dell'Umbria - ha deciso di dare un forte impulso all'attività di accertamento basata sul confronto fra i redditi dichiarati e l'effettiva capacità di spesa del contribuente.

Accertamenti, tecnicamente chiamati sintetici, che necessitano di un'accurata attività di intelligence poiché fondati sulla reale capacità contributiva dei contribuenti: tenori di vita elevatissimi non giustificabili dalle dichiarazioni fiscali presentate».

Le indagini svolte attraverso gli accertamenti sintetici hanno contribuito in maniera sensibile all'incremento del gettito da attività di accertamento e controllo in Umbria, che nel periodo gennaio-ottobre 2009, ha raggiunto la quota di 77 milioni di euro.