20 aprile 2024
Aggiornato 09:00
La «crisi» nei numeri

La UE alza stime del Pil Italiano, -4,7% in 2009 e +0,7% in 2010

In Eurozona -4% in 2009, +0,7% in 2010, +1,5% in 2011

BRUXELLES - La Commissione europea ha leggermente migliorato le stime sul Pil dell'Italia per il 2009, portandole da -5% a -4,7%. E' quanto emerge dalle previsioni d'autunno pubblicate oggi dall'esecutivo comunitario, secondo cui per il 2010 l'Italia conoscerà una leggera ripresa con un +0,7% del Pil, che, a politiche invariate, dovrebbe consolidarsi nel 2011 con un +1,4%.

Nel 2010 e nel 2011 l'attività economica dovrebbe riprendersi gradualmente», spiega la Commissione nel capitolo delle previsioni dedicato all'Italia e intitolato: 'Dopo la crisi, ritorno ad una crescita moderata'.

Per l'intera zona euro nel 2009 il pil cederà il 4%, per poi riprendersi gradualmente fino a tornare a una crescita dello 0,7% nel 2010 e dell'1,5% nel 2011. Nei Ventisette il dato sarà rispettivamente del -4,1%, del +0,7% e del +1,6%. La Commissione europea spende comunque parole rassicuranti sull'andamento dell'economia, definita «sulla via di una graduale ripresa».

Il rapporto deficit-pil dell'Italia è destinato inoltre ad attestarsi a quota 5,3% sia nel 2009 che nel 2010, per poi scendere leggermente al 5,1% nel 2011.

Nella zona euro i deficit più alti, secondo le stime Ue, sono quelli dell'Irlanda (12,5%, 14,7% e 14,7%), della Grecia (-12,7%, 12,2% e 12,8%) e della Spagna (-11,2%, 10,1% e 9,3%). La Francia segna un 8,3%, seguito da 8,2% per il 2010 e da 7,7% per il 2011, mentre la Germania, dopo il 3,4% del 2009, segnerà il 5% e il 4,6% per il 2010 e 2011.