18 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Presentati oltre 600 emendamenti

La Finanziaria mercoledì in Senato. Tremonti apre sul «Mezzogiorno»

15-20% quelli presentati dalla maggioranza compresi quelli sul taglio dell'Irap e la cedolare secca al 20% sugli affitti

ROMA - Sono poco meno di 600 emendamenti quelli che accompagneranno l'approdo in Aula mercoledì a palazzo Madama della Finanziaria. Lo riferisce il relatore Maurizio Saia.

PACCHETTO BALDASSARRI - Il 15-20% di questi emendamenti spiega Saia sono stati presentati dalla maggioranza e tra questi figurano anche quelli presentati dal presidente della commissione Finanze del Senato, Mario Baldassarri tra i quali taglio dell'Irap e la cedolare secca al 20% sugli affitti e altre riduzioni fiscali da finanziare con un taglio alla spesa. E' stato ripresentato anche l'emendamento di Lega e Pdl su taglio Irap fino a 4 miliardi. Al momento nessun emendamento è stato presentato dal relatore e dal Governo.

L'esame, dice ancora Saia, potrebbe slittare da mercoledì a giovedì perché è in coda all'esame del decreto cosiddetto 'salva infrazioni'. L'obiettivo, aggiunge, è quello comunque di chiudere in settimana.

TREMONTI E IL MEZZOGIORNO - «La questione meridionale - ha detto Tremonti intervenendo al meeting dei giovani di Confindustria - è una questione nazionale». Il ministro dell'Economia è favorevole anche all'introduzione in Finanziaria di un emendamento sugli sconti fiscali sui depositi bancari al Mezzogiorno se i fondi verranno impiegati al Sud. «Se il tema, che ora è in divenire in un disegno di legge, diventasse per esempio un emendamento del Parlamento alla Finanziaria per il Sud e a favore del Sud credo che sarebbe nell'interesse non solo del Sud ma di tutto il paese», afferma il titolare dell'Economia.

FAS MERIDIONALE - Nel corso del suo intervento Tremonti invita gli imprenditori a chiedere un fondo Fas su scala meridionale più che regionale con dentro la previsione del credito d’imposta per chi investe. Un solo Fas meridionale - aggiunge - con dentro i crediti di imposta. Serve, ha spiegato, una gestione che non si disperda tra i diversi assessori regionali».