28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Gli indici principali perdono tutti oltre il 2%

Wall Street in «rosso» dopo dati negativi sui consumi

Calo dello 0,5% nelle spese personali a settembre. Il mercato sta restituendo i guadagni messi a segno ieri

NEW YORK - I listini di Wall Street colano a picco oggi e cancellano i guadagni di ieri, in risposta al forte calo mostrato dal dato relativo alle spese per consumi negli Stati Uniti. Il timore degli investitori è che nonostante il Pil americano sia tornato a crescere, la ripresa non sarà sostenibile.

GIÙ TUTTI GLI INDICI - Nel primo pomeriggio gli indici principali perdono tutti oltre il 2%, con i declini maggiori tra i titoli bancari, energetici e del settore dei materiali.
Quando mancano poco più di due ore al termine della contrattazioni, il Dow Jones perde 268,67 punti (-2,72%) a 9.691,42 punti, il Nasdaq cede 56,48 punti (-2,68%) a 2.041,07, mentre lo S&P500 scende di 31,48 punti (-2,95%) a 1.034,63.
Investimenti più sicuri, come il dollaro e i Treasury, stanno invece crescendo.

CALANO I CONSUMI - I dati che hanno preoccupato gli investitori sono stati diffusi dal dipartimento del Lavoro, che ha registrato un calo dello 0,5% nelle spese personali di settembre. Sebbene il declino fosse stato previsto, è stato il ribasso più significativo in nove mesi, ed ha fatto seguito ad un aumento dell'1,3% di agosto. Quest'ultimo era stato stimolato dal programma federale Cash for Clunkers, che ha incentivato la sostituzione di vecchie automobili con modelli più nuovi ed efficienti.

CRESCE IL PIL - Ieri il dipartimento del Commercio ha comunicato che nel terzo trimestre il prodotto interno lordo americano ha registrato una crescita del 3,5%, superiore alle aspettative, e il primo aumento dopo quattro trimestri di contrazione consecutivi. Il risultato ha fatto impennare gli indici ieri.

Il dipartimento del Lavoro oggi ha anche rilevato che in settembre i redditi personali, un indicatore delle spese future dei consumatori, è stato piatto. La mancanza di aumenti del reddito e dovuta un parte alla forte disoccupazione, un'altra grande preoccupazione per il mercato.