5 maggio 2024
Aggiornato 01:00
Ripresa in «crisi»

Tremonti replica a Draghi: «La crisi si è bloccata»

Oggi la Giornata del Risparmio, Berlusconi: «Il peggio è passato»

ROMA - La crisi si è bloccata, ma, avverte il governatore di Bankitalia, la ripresa in Italia e all'estero è ancora debole. Alla Giornata mondiale del Risparmio, Mario Draghi non è completamente incoraggiante sull'emersione dalla crisi economica, mentre il ministro Giulio Tremonti registra con sollievo che l'Italia adesso si ritrova «allineata» a Francia e Germania nel confronto sull'andamento dei conti pubblici.

DEBITO PUBBLICO - Considerando «la sostenibilità del debito pubblico e le altre componenti dinamiche - ha affermato Tremonti - l'Italia è allineata a Francia e Germania e ha una posizione più solida rispetto a Regno Unito, Spagna e Olanda». «E su molti altri indicatori - ha aggiunto il ministro - l'Italia sta meglio di Francia e Germania», nonostante «l'handicap» di partenza. La crisi, ha proseguito il ministro, «si è in qualche modo bloccata» soprattutto «grazie agli interventi degli Stati» da cui è arrivato «un messaggio di fiducia».

Secondo Mario Draghi la caduta delle economie in tutti i Paesi del mondo si è fermata, ma restano dubbi sulla stabilità della ripresa. «La caduta in cui le nostre economie si stavano avvitando, tra la fine del 2008 e l'inizio di quest'anno - ha detto Draghi - si è fermata. Siamo meno sicuri che si stia effettivamente avviando una ripresa duratura, che non poggi solo sul sostegno straordinario delle politiche economiche».

BERLUSCONI: «IL PEGGIO ALLE SPALLE» - Di diverso avviso il Presidente del Consiglio. «La giornata mondiale del risparmio - afferma Berlusconi in un messaggio - si celebra in un momento nel quale il peggio della crisi finanziaria sembra sia alle nostre spalle e sia iniziata, sia pure lentamente, la ripresa». Il presidente del Consiglio assicura che il Governo adotterà «tutti i provvedimenti che si renderanno necessari a favorire l'uscita dalla crisi e rilancio dell'economia reale».

Secondo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è necessario un «impegno straordinario» per contenere le «difficoltà e tensioni» causate dalla crisi economica.