28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Pubblico impiego. Scuola

Precari verso inserimento a «pettine» ma dal 2011

Il testo della Camera conferma per due anni attuali regole con le «code» nonostante l'ordinanza del Tar del Lazio

ROMA - Contiene un inaspettato ritorno al passato l'emendamento al dl 134/09 sulle graduatorie dei precari che l'aula della Camera ha iniziato oggi ad esaminare a seguito dell'ordinanza del Tar del Lazio che intimava al Miur, pena il commissariamento, l'eliminazione delle «code»: la modifica approvata dalla commissione lavoro non prevede novità sulle graduatorie attuali, negando così l'inserimento a «pettine» su tre province richiesto da parte dell'opposizione ed alcuni sindacati, ma concedendolo in una sola provincia a partire dal 2011 in occasione del rinnovo biennale.

«Il decreto con il quale il ministro dell'Istruzione dell'università e della ricerca - riporta il testo presentato al Comitato ristretto dei «nove» capigruppo parlamentari - dispone l'integrazione e l'aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio 2011-2012 e 2012-2013» intende proseguire nella scelta di premiare il «principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell'integrazione e dell'aggiornamento per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 ad un'altra provincia di sua scelta con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione di graduatoria».

L'emendamento contiene anche un'altra modifica sostanziale, questa avallata anche dall'opposizione: riguarda la parte del dl salva-precari, con la quale si stabiliva che i contratti di supplenza erano «necessari per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo, non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo».