27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Lavoro e Welfare

Pensioni: Bankitalia chiede nuovo intervento, il governo frena

Per il Governatore Draghi bisogna elevare età media pensionabile. Per il Ministro del Lavoro Sacconi non serve

ROMA - No ad anticipare la riforma prevista dal dl anticrisi che adegua progressivamente a partire dal 2015 l'età pensionabile in base alle aspettative di vita. Ad affermarlo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi che replica tanto alla sollecitazione arrivata dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi sul tema della riforma delle pensioni che al presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia che, pur riconoscendo i passi in avanti compiuti, ha chiesto un'accelerazione in questo senso.

La posizione di Sacconi - «E' una strana storia questa delle pensioni - ha detto Sacconi - Pochi mesi fa con il dl anticrisi abbiamo introdotto una norma secondo la quale a partire dal prossimo anno e per cinque anni noi monitoreremo attraverso l'Istat l'aspettativa di vita e al termine di questo periodo nel 2015. In quel caso per un massimo di tre mesi in sede di prima applicazione l'età della pensione si innalzerà in relazione all'innalzamento della vita».
Anticipi non sono possibili «perché è costruito in termini tali che occorre un arco temporale, ragionevolmente di 5 anni appunto, adeguato per essere apprezzata».

La «richiesta» di Draghi - In mattinata, invece, Draghi aveva rilevato che per garantire in futuro un trattamento pensionistico adeguato al numero crescente di pensionati occorre elevare l'età media di pensionamento per tener conto dell'allungarsi dell'aspettativa di vita media. «Il tasso di copertura assicurato dal pilastro pubblico ai futuri pensionati sarà più basso, a parità di età di pensionamento, di quello che il sistema ha garantito finora. Per assicurare prestazioni di importo adeguato a un numero crescente di pensionati è quindi indispensabile un aumento significativo dell'età media effettiva di pensionamento».

Inps: «conti in ordine» - Una previsione di tensione previdenziale che, tuttavia, è stata contestata anche dall'Inps. Il sistema delle pensioni tiene e non c'è bisogno di nuovi interventi. «Ad oggi registriamo una tenuta del sistema - ha affermato il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua- e i conti Inps lo dimostrano».
«Credo - ha aggiunto - di poter dire che oggi con la riforma Dini, che va a regime piano piano, e con la norma contenuta nel Dl anticrisi, il sistema tiene».