19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Una giornata difficile per i conti pubblici italiani

Calano le entrate, il debito ai massimi storici

Secondo i dati della Banca d'Italia giù le entrate fiscali: -2,5%. Debito a 1.754 mld

ROMA - Sale a nuovi massimi il debito pubblico, scendono le entrate fiscale. Una giornata difficile per i conti pubblici italiani. Ad agosto, secondo i dati della Banca d'Italia, il debito è salito raggiungendo i 1.757,534 miliardi a fronte dei 1.754,175 miliardi di luglio e dei 1.666,605 miliardi dell'agosto 2008. Calano le entrate fiscali.

Secondo il Bollettino delle entrate tributarie del ministero dell'Economia e delle finanze, nel periodo gennaio-agosto si attestano a 259.030 milioni di euro, con una variazione negativa più contenuta (-2,5%, pari a -6,6 miliardi di euro) rispetto al periodo gennaio-luglio (-2,9%, pari a -6,8 miliardi di euro).

In queste condizioni di finanza pubblica, sostiene il Cerm (Centro di ricerche per la competitività e la regolazione dei mercati) «la regola di Maastricht è un punto di riferimento da non scalfire». Secondo l'istituto, paesi a basso debito pubblico e con meno ritardo nelle riforme strutturali «potrebbero forse invocare un pò più di flessibilità; ma Paesi come l`Italia, indebitati e con spesa pubblica da razionalizzare, non possono permetterselo.

Anzi, per questi ultimi, è preferibile che la regola di bilancio si rafforzi e acquisti credibilità proprio nelle situazioni in cui più facile sarebbe trovare giustificazioni a sbilanciamenti nei conti».