Piccinini (Cgil): proposta Draghi inaccettabile e fuori dal tempo

ROMA - «Inaccettabili, contraddittorie ed anche fuori dal tempo». Così Morena Piccinini, segretaria confederale della Cgil, commenta le parole del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, sulla necessità di un ‘aumento significativo dell'età media effettiva di pensionamento’.

Proposta «fuori dalla realtà» - «Mentre stiamo vivendo il più grande periodo di crisi mai visto - rileva la dirigente sindacale - parlare di innalzamento dell’età di pensionamento appare francamente fuori dalla realtà, così come appare del tutto assurdo pensare di diminuire la contribuzione che viene versata al sistema pubblico per dirottarla verso la previdenza complementare». Secondo Piccinini «il tutto si tradurrebbe in un danno enorme per i lavoratori, visto che sostanzialmente la proposta è quella di diminuire il trattamento previdenziale pubblico obbligatorio, in favore di una previdenza complementare che diverrebbe sempre più sostitutiva e non integrativa del sistema pubblico».

Ripristinare la flessibilità - La Cgil, ricorda la segretaria confederale, «ha sempre sostenuto la necessità di ripristinare la flessibilità dell’età pensionabile, lasciando a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori la possibilità di scegliere volontariamente quando andare in pensione. Le lavoratrici ed i lavoratori non sovrastimano nulla, sono molto informati sui loro diritti e sanno anche molto bene (lo dicono le battaglie dei nostri pensionati) che le pensioni debbono avere una diversa indicizzazione, altrimenti dopo pochi anni di pensione non si campa più». Per Piccinini «il problema quindi non è la disinformazione dei lavoratori, che quando possono continuano a lavorare per migliorare il loro futuro pensionistico, il problema è che spesso e soprattutto - conclude - in questo periodo il lavoro si perde e non per propria volontà».