25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Altre «sorprese» per il Premio Nobel

Nobel Economia a due americani: per la prima volta a una donna

Premiati Williamson e Ostrom su imprese e utilizzo comune risorse

STOCCOLMA - Il premio Nobel per l'economia è stato attribuito a due americani, Oliver Williamson e Elinor Ostrom, la prima donna ad aver ottenuto il riconoscimento, per i loro lavori sul funzionamento dell'impresa e e sull'utilizzo comune delle risorse, che risulta a volte più efficace del mercato. Lavori attuali nel pieno del dibattito sulla nuova architettura dei mercati finanziari mondiali, ma anche sulla protezione dell'ambiente e delle risorse naturali, al centro del lavoro della Ostrom. I due economisti «vogliono comprendere le organizzazioni che non sono mercati e mostrano come queste risolvano i conflitti» ha detto Tore Ellingsen, membro del comitato per il Nobel dell'accademia delle Scienze svedese, annunciando alla stampa i due premi.

Elinor Ostrom, 76 anni, che insegna all'Università dell'Indiana, è stata premiata dal comitato «per aver dimostrato come i beni in comune possano essere gestiti in maniera efficace da associazioni di utilizzatori». L'economista ha «rimesso in causa l'idea classica che la proprietà comune è mal gestita e va presa in carico dallo stato o dal mercato» spiega il comitato, che per la prima volta dall'istituzione del premio per l'Economia lo assegna a una donna. Basandosi su numerosi studi sulla gestione da parte di gruppi di utilizzatori delle risorse ittiche, faunistiche, forestali o lacustri, Ostrom dimostra che la loro organizzazione è migliore di quanto preveda la teoria economica.

Oliver Williamson, 77 anni, è professore all'università della California a Berkeley ed è stato premiato per la «sua analisi della governance economica, in particolare le frontiere dell'impresa». La sua teoria spiega come l'impresa si è imposta come modello economico dominante perchè facilita la gestione dei conflitti e riduce i costi grazie alla gerarchia, più efficiente del mercato, dove dominano il negoziato e la discordia. L'inconveniente messo in luce dalla teoria dell'organizzazione di Williamson è che è possibile un abuso di autorità. E proprio la questione dell'organizzazione interna delle imprese e del buon funzionamento dei mercati è balzata in primo piano con la crisi finanziaria, che ha rilanciato il dibattito sulla responsabilità, la remunerazione e la misurazione dell'efficacia delle scelte aziendali, questioni che sono al centro del dibattito sui bonus a banchieri e trader.

Denominato ufficialmente «Premio della Banca di Svezia in scienze economiche in memoria di Alfred Nobel» il Nobel all'economia è l'unico a non essere stato previsto nel testamento dell'industriale svedese. Nato nel 1969 e finanziato dalla Banca di Svezia funziona però esattamente come gli altri premi Nobel, com un comitato e una dotazione di 10 milioni di corone, 970mila euro, da dividere tra i vincitori. Il Nobel all'economia è tradizionalmente terreno di caccia riservato agli americani, con 45 vincitori su un totale di 64. Ma tutte le categorie del Nobel quest'anno sono state molto anmericane, con 11 su 13 premiati provenienti dagli Stati Uniti: su tutti ha fatto sensazione il premio per la pace al presidente USA Barack Obama.