Autostrada Bre.Be.Mi: siglato il protocollo d’intesa
Che regolamenterà le attività espropriative che interessano la tratta dell’autostrada di collegamento tra Brescia e Milano
MILANO - Questa mattina, alla presenza degli Assessori all’Agricoltura Luca Daniel Ferrazzi e alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, Coldiretti Lombardia, Proprietà Fondiaria e le altre OO.PP. agricole hanno siglato il Protocollo d’Intesa che regolamenterà le attività espropriative che interessano la tratta dell’autostrada di collegamento tra Brescia e Milano Bre.Be.Mi., stipulato con CAL (Concessioni autostrade lombarde) e Brebemi.
E’ stato un momento importante che ha segnato la conclusione di una lunga trattativa conclusa con soddisfazione da tutte le parti.
Coldiretti Lombardia condivide l’importanza strategica di questo asse viabilistico e condivide l’idea di offrire un collegamento funzionale ai cittadini ed alle imprese della zona, in vista anche del possibile rilancio economico che ne potrebbe scaturire, tuttavia non va dimenticato che l’opera prevista avrà un impatto molto forte per l’agricoltura lombarda, determinando, in alcuni tratti, la completa cancellazione di aziende di eccellenza per la nostra Regione, e conseguentemente di produzioni di pregio e di qualità.
Questo Protocollo ha segnato un metodo di lavoro che potrà essere seguito e replicato in sede di realizzazione delle altre opere viabilistiche che interessano la nostra Regione, come hanno confermato l’Assessore Cattaneo e l’A.D. di CAL Giulio Rognoni, secondo i quali «scopo di questo strumento è assicurare un valore di esproprio pari al valore di mercato, principio questo da estendersi anche alle altre infrastrutture in programma in Lombardia».
Coldiretti Lombardia, aggiunge che «il disagio per l’agricoltura c’è e si vede e se vogliamo che non si cancelli per sempre l’agricoltura nella nostra Regione, bisogna mettere in campo degli strumenti che soddisfino gli imprenditori agricoli delle fasce interessate dalle Grandi Opere e li spronino a investire ancora in queste zone, attraverso la predisposizione di aree attrezzate (cd. Farmer’s Market) a ridosso degli svincoli autostradali per la promozione e la vendita dei prodotti locali, che venga preferito l’asservimento all’esproprio nelle aree destinate alla mitigazione/compensazione e che si prediligano apparati arborei autoctoni, possibilmente forniti da imprenditori della zona interessata dall’esproprio o almeno lombardi. Solo così per l’imprenditoria agricola lombarda ci sarà ancora un futuro e si potrà realizzare uno scenario che veda le imprese agricole pienamente produttive in tutte quelle fasce di territorio interessate dalle infrastrutture lombarde».
- 19/01/2013 Aeroporti e treni ostaggi del ghiaccio