Intesa Sanpaolo e Unicredit verso no a Tremonti-bond
Profumo verso aumento capitale. Passera verso cessioni
ROMA - Unicredit e Intesa SanPaolo si avviano a dire di no ai Tremonti-bond. Lo faranno in contemporanea , martedì prossimo, pur seguendo strade diverse. Lo si legge su Il Sole 24 Ore.
Unicredit verso aumento di capitale - «A meno di sorprese dell'ultima ora - scrive il quotidiano economico-finanziario - Unicredit marcia ormai dritto verso l'aumento di capitale, che sarà offerto in opzione ai soci a prezzo scontato rispetto ai valori di mercato. L'operazione interamente garantita da un ampio consorzio bancario, di cui fanno parte Merrill Lynch, Mediobanca, Goldman Sachs, Ubs e Credit Suisse. E dovrebbe avere il sostegno delle fondazioni».
Cessioni per Intesa Sanpaolo - Quanto a Intesa Sanpaolo, «nessuna decisione è stata ancora presa, ma l'orientamento pare quello di poter fare a meno degli aiuti di Stato». Lunedì si riuniranno i comitati interni di Intesa Sanpaolo e «in quella sede saranno fatte le prime valutazioni». Il giorno dopo l'amministratore delegato, Corrado Passera, porterà la propria proposta al consiglio di gestione e «la prenotazione di 4 miliardi di euro di Tremonti-bond dovrebbe essere lasciata cadere».
Secondo Il Sole 24 Ore prende «sempre più consistenza l'ipotesi che il rafforzamento patrimoniale venga affidato alle previste cessioni (che però con ogni probabilità non saranno annunciate già martedì) e al lancio di un prestito obbligazionario ibrido da 1-1,5 miliardi di euro che impatterà sul Tier1».
- 07/02/2022 Mps, il Cda revoca le deleghe a Bastianini. Lovaglio è il nuovo CEO
- 06/02/2022 Intesa Sanpaolo guarda al futuro. Messina: «Creiamo la banca dei prossimi 10 anni»
- 16/07/2021 UniCredit crea UniCredit Italia, Orcel: «Focus sulla banca»
- 29/01/2021 Banche, l'allarme della BCE sui crediti deteriorati