Gelmini: «Provvedimenti per chi non applica le leggi»
Valutiamo codice comportamento, approfondimenti su «caso Kabul»
ROMA - Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ritiene «inammissibile» che nelle scuole, soprattutto da parte dei dirigenti, «si discuta dell'attuazione delle leggi approvate dal Parlamento: è un problema molto serio e laddove si verifichino casi del genere stigmatizzerò sicuramente tali comportamenti e valuterò provvedimenti da assumere».
A margine dell'audizione al Senato di questo pomeriggio, nella quale ha tracciato le linee guida del suo mandato per l'anno scolastico appena iniziato, Gelmini ha commentato la proposta del senatore Pdl Giuseppe Valditara, che ha chiesto tra l'altro un codice di comportamento per eventualmente sanzionare i dirigenti che insultano le alte cariche dello Stato o non applicano le direttive del Ministero, come quella sul minuto di silenzio per i soldati morti a Kabul.
«Valditara ha proposto due questioni. La prima è quella di insulti che si sono verificati alle istituzioni, al presidente del Consiglio e al ministro, e questo è un problema. L'altra questione che mi sta particolarmente a cuore - ha detto - è l'attuazione delle riforme. È chiaro che in Italia esiste l'autonomia, ma stiamo pensando come nell'università un codice etico di comportamento».
Per il ministro «meno polemica politica si fa a scuola è meglio è» e in particolare, sul caso della scuola romana nella quale non è stato fatto il minuto di silenzio per i soldati, Gelmini ha accennato a «valutazioni e approfondimenti in corso».
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