30 agosto 2025
Aggiornato 22:00
Zootecnia. Suinicoltura

Settembre nero per il suino «made in italy»

Confagricoltura: «Quotazioni in tilt e la filiera divisa»

ROMA - Settembre nero per il suino «made in Italy». La situazione commerciale e le proiezioni per il settore suinicolo tornano ad essere preoccupanti. La crisi del comparto - sottolinea Confagricoltura che sta monitorando le quotazioni mercantili - ha avuto solo una «pausa estiva» e ritornano le criticità.

Per il mercato suino è stata una estate calda, con prezzi all’origine in rialzo. Con l’arrivo di settembre i listini hanno ricominciato a scendere.
Quotazioni in tilt su alcune piazze e la stessa Cun (la Commissione Unica Nazionale creata su iniziativa ministeriale nell’ambito dell’accordo di filiera) incontra difficoltà.

Gli allevatori, che hanno subito i contraccolpi della crisi, non accettano strategie che rischiano di scaricare su di loro i costi della stagnazione e della crisi. Trasformatori e macellatori, d’altro canto, intendono rallentare le attività con conseguenti contrazioni quantitative delle disponibilità di carne, sia per quanto riguarda il fresco, sia per i salumi.

«Ci attendevamo che, in momenti di crisi, prevalessero responsabilità e collaborazione - commenta Confagricoltura -. Registriamo divaricazione e divisione».