14 febbraio 2025
Aggiornato 16:30
Oltre alla caduta verticale dei consumi

Tensioni del tutto ingiustificate dei prezzi

Federconsomatori: «Situazione insostenibile, il 23 settembre torneremo in piazza a rivendicare manovre a sostegno del potere di acquisto»

ROMA - «Nel dramma della forte contrazione dei consumi, rispunta anche l’inflazione? si tratta di un dato gravissimo» – sostengono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Secondo le previsioni dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, confermate anche dalle rilevazione di autorevoli istituti di ricerca, i consumi, nel 2009, subiranno una forte contrazione, del -2,5-3%, pari cioè ad una minore spesa delle famiglie di oltre 25 miliardi di Euro.

Di pari passo a questo pessimo andamento, i prezzi, come già notavamo da tempo, soprattutto per quanto riguarda quelli dei prodotti alimentari, registrano tensioni ingiustificate, a partire dai derivati grano, quali pasta e pane (a fronte di una diminuzione del costo del grano del -30% rispetto al 2008).

Tutto ciò potrà comportare (se si confermerà per il 2009 un tasso tendenzialmente intorno all’1%) un ulteriore aumento di spesa di oltre 300 Euro annui, che si andranno ad aggiungere ai trascinamenti per la spesa alimentare (dovuti soprattutto, appunto, agli incredibili aumenti di pane, pasta e latte) che le famiglie si portano dietro dal 2008, pari a 564 Euro.

È alla luce di questa gravissima situazione, di cui il Governo sembra non volersi rendere conto, che il 23 settembre scenderemo in piazza, per rivendicare le indispensabili misure necessarie per risollevare il potere di acquisto delle famiglie e rilanciare, quindi, i consumi.
In particolare, oltre che attraverso un necessario sostegno per precari e disoccupati, mediante la detassazione per le famiglie a reddito fisso da lavoro e da pensione, e un’azione tesa a diminuire i prezzi di almeno il 20%.