20 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Pubblico impiego. Scuola

Scuola, i precari protestano: «assalto sonoro» al Ministero

Camioncino spara musica a v.le Trastevere, proteste in tutt'Italia

ROMA - Inizia l'anno scolastico in 12 Regioni, ma la protesta dei precari non si ferma, anzi si moltiplica: sono infatti previste manifestazioni, presidi, sit-in, volantinaggi nelle principali città italiane organizzate dai comitati dei precari, dai Cobas e dalla Cgil-Flc contro i tagli decisi dalla Gelmini e i cosiddetti contratti di disponibilità. A Roma in viale Trastevere si inizia a suon di musica: un «assalto sonoro» organizzato dai giovani comunisti, dalla Fgci e dalle brigate di solidarietà attiva, un camioncino con la musica sparata a tutto volume sotto le finestre del ministero della Pubblica istruzione, è questa la prima iniziativa dei precari che apre l'anno scolastico a Roma. «L'idea è quella di un assalto sonoro, simbolico, al ministero, un'azione di incontinuità con la mobilitazione dei precari», spiega Danilo Borrelli uno dei giovani comunisti del presidio davanti al ministero, aggiungendo: «Siamo contro i tagli e contro i contratti di disponibilità. L'indennità non è per tutti, si creano così dei precari privilegiati e si cerca di edulcorare quello che è un licenziamento vero e proprio e lo smantellamento della istruzione pubblica».

Anche se la Gelmini non è a viale Trastevere ma a Nisida (Napoli), i precari presidiano simbolicamente il ministero. 'La scuola pubblica non si tocca', 'Organizza la tua rabbia', 'Stop alla distruzione della scuola pubblica', recitano gli slogan e gli striscioni, mentre sui palloncini colorati vola lo slogan 'Loro la crisi, noi la soluzione'. Sotto il ministero sul marciapiede staziona anche un camper simbolicamente vestito da un lenzuolo a forma di slip significativamente decorato con fiori e una scritta: 'Mutanda precaria'.

All'assalto sonoro si è unito anche un drappello di studenti dell'Onda che stanno cercando di animare la protesta con balli a suon di musica. «Siamo contro tutta la riforma Gelmini, siamo qui - spiega un'attivista dell'Onda - insieme ai precari, ripartiamo da qui la nostra mobilitazione, l'Onda non si è fermata e non si fermerà», assicura, raccontando che gli studenti del movimento non hanno mai smesso di vedersi e organizzare riunioni a piccoli gruppi, nemmeno durante le vacanze estive e annunciano un autunno caldo di iniziative di protesta.

Davanti al ministero lungo il viale sono sistemate anche numerose bandiere rosse dei Cobas. I sindacati infatti hanno in programma una manifestazione davanti al ministero, alle 16 è previsto il via ufficiale. Intanto continua il presidio del coordinamento precari della scuola di Roma, in una aiuola di fronte al dicastero sono sistemate sette tende, un gazebo e una cucina da campeggio. Qui da lunedì infatti sono accampati alcuni precari della scuola che hanno deciso di spostare qui la protesta iniziata venerdì scorso sul tetto del Provveditorato. Anche loro non hanno intenzione di mollare: ieri in assemblea hanno deciso che resteranno accampati qui almeno fino al 3 ottobre.

Sotto il ministero a viale Trastevere sta prendendo vita l'assalto sonoro dei precari e degli studenti dell'Onda, che si stanno scatenando in danze, ma le proteste e manifestazioni sono organizzate in tutta Italia. I Cobas hanno indetto una giornata nazionale in difesa dei precari e della scuola pubblica per dire no ai tagli e ai contratti 'ammazza-precari', sit-in, manifestazioni e presidi sono previste nelle principali città italiane come Venezia, Bologna, Terni, Trieste, Salerno, Sassari.

A Roma la manifestazione prenderà il via alle 16, dopo il presidio, e i Cobas invitano oggi i precari ad andare a scuola coi vestiti tagliuzzati e gli adesivi 'no-tagli', simbolo della protesta. La Cgil-Flc per la giornata di mobilitazione ha organizzato presidi, volantinaggi, manifestazioni, fiaccolate e assemblee con i cittadini, presso le sedi gli uffici scolastici regionali o provinciali sono annunciati presidi: in Calabria, in Emilia Romagna, a Cremona, nel Lazio, in Friuli Venezia Giulia, in Liguria, in Lombardia, nelle Marche dove ad Ancora sarà celebrato il rito della 'decimazione', in Molise, dove davanti all'ufficio scolastico regionale sono stati organizzati i 'funerali della scuola', in Piemonte e ancora in Toscana a Prato, a Salerno, in Sardegna, mentre a Savona i precari hanno organizzato uno spettacolo particolare, mettendo in scena se stessi.