24 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Economia. La «ripresa» del PIL

Ue: pil Italia 09 peggio del previsto, ma tendenza è miglioramento

«Risale fiducia». Interventi governo aiutano «moderato rilancio»

BRUXELLES - Il crollo della domanda mondiale e della fiducia collegati alla crisi finanziaria «ha colpito duramente l'economia italiana». Lo affermano le previsioni economiche intermedie pubblicate oggi dalla Commissione europea.

«Avendo già avviato un percorso di recessione sin dal secondo trimestre del 2008, il Pil reale è stato in forte contrazione nel trimestre finale del 2008 e nel il primo trimestre del 2009 (-2,1% e -2,7%, rispettivamente)», spiega la Commissione, aggiungendo che la contrazione è continuata nel secondo trimestre del 2009, anche se più moderatamente (-0,5%). Questi risultati sono stati peggio di quelli previsti dalla Commissione nelle Previsioni di primavera 2009».

L'esecutivo comunitario rileva però che «negli ultimi mesi, la fiducia nei settori industriali e dei servizi si è ripresa in maniera significativa dal livello raggiunto nel febbraio/marzo 2009, anche se il livello rimane relativamente contenuto».

La produzione industriale si prevede che «recuperi qualcosa nel terzo trimestre del 2009, dopo il pico della contrazione di circa il 25% registrato all'inizio del 2008. Il Pil reale è quindi previsto in crescita moderata sia nel terzo sia nel quarto trimestre del 2009. Per l'intero anno, l'attività economica è però vista in contrazione del 5%, la più forte diminuzione annua negli ultimi decenni».

I consumi finali sono visti dalla Commissione come il traino della «leggera» espansione vista per gli ultimi mesi del 2009, come anticipato «dalla recente ripresa di fiducia dei consumatori». I fattori alla base di questo miglioramento saranno probabilmente nella riduzione dell'inflazione e «nei piani di rilancio del governo a sostegno delle categorie più vulnerabili e per l'acquisto di beni durevoli». Allo stesso tempo, gli incentivi fiscali di recente messi in atto dal governo, secondo la Commissione «aiuteranno a limitare la contrazione prevista per gli ultimi mesi dell'anno».

Le esportazioni si prevede che «beneficeranno della nascente ripresa della domanda globale, in particolare per i principali partner commerciali dell'Italia nella zona euro». Le importazioni dovrebbe avere «un modesto aumento, guidato dalla la domanda interna di beni durevoli». Nel complesso, il contributo delle esportazioni nette alla crescita del Pil in termini reali nella seconda metà dell'anno «è previsto essere sostanzialmente neutrale».

Infine, a seguito della ripresa dell'attività, la Commissione prevede anche una ripresa degli stock, «al di sopra dei bassi livelli attuali dovrebbe sostenere la domanda nella seconda metà del 2009».
La prevista «debole ripresa nella seconda metà del 2009 implica un piccolo impulso di crescita positivo nel 2010», prevedono i servizi della Commissione.

L'inflazione «dovrebbe scendere a minimi storici nel terzo trimestre del 2009, dato l'effetto positivo dei prezzi dell'energia». Nell'ipotesi «di un moderato aumento dei prezzi del petrolio - osserva la Commissione -, l'inflazione dovrebbe riprendere forza nel quarto trimestre. Nel complesso, l'inflazione media del 2009 è vista sullo 0,9%.