Cina, timore licenziamenti, operai fonderia sequestrano dirigente
Protesta per come sono gestite trattative per la privatizzazione
PECHINO - Centinaia di operai di una fonderia presso la città di Anyang (provincia di Henan, Cina centrale) hanno sequestrato per quattro giorni un dirigente governativo, protestando per come venivano condotte le trattative volte alla privatizzazione dell'impianto. Lo riferiscono le autorità locali, smentendo che sia stato richiesto l'intervento della polizia, come riferito dalla stampa.
Secondo il Cina Daily, la fonderia, di proprietà statale, sta per essere ceduta a un gruppo privato di cui non viene fatto il nome, e si temono licenziamenti.
I quattrocento dipendenti si sono radunati attorno all'impianto da mercoledì scorso, impedendo al dirigente (il nome non è stato comunicato) di uscirne. Si sono dispersi soltanto oggi, dopo la notizia che le trattative sono sospese, e verranno gestite da una commissione incaricata di mediare fra le parti.
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