19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
In Prefettura arriveranno anche i rappresentanti della Fiom-Cgil

Innse, la trattativa aggiornata a domani

Tra il gruppo Camozzi, Silvano Genta e Aedes

MILANO - La trattativa per l'acquisto della Innse di Milano è stata aggiornata a domani. Lo si apprende dall'avvocato Claudio Tatozzi che rappresenta la cordata capitanata dal gruppo Camozzi di Brescia, che spiega che a partire da domani mattina riprenderà il tavolo con il proprietario dell'azienda metalmeccanica, Silvano Genta, e l'immobiliare Aedes, proprietaria dell'area su cui sorge lo stabilimento.

Genta è uscito dalla Prefettura alle 21. Non si è dunque al momento conclusa nessuna delle due trattative in corso per l'acquisizione dell'azienda e dei terreni di via Rubattino. Domani mattina se saranno raggiunte le intese, in Prefettura arriveranno anche i rappresentanti della Fiom-Cgil.

I quattro operai e il funzionario Fiom, quindi, trascorreranno la loro settima notte sul carroponte all'interno di un capannone della Innse.

TRATTATIVA - La trattativa sarebbe incentrata su tre punti: i macchinari, l'area e i dipendenti. Secondo indiscrezioni riportate dall'Ansa il gruppo bresciano vorrebbe tutti i macchinari presenti nello stabilimento, una ventina. E questo è il primo ostacolo, dal momento che sette macchine sono già state vendute a due diversi acquirenti. La Camozzi chiederebbe poi la disponibilità intera dell'area dello stabilimento per potere liberamente movimentare le merci. E qui entra in gioco la disponibilità della proprietaria dell'area, l'Aedes, di affittare o vendere il terreno. L'ultimo punto riguarda l'occupazione. L'acquirente vorrebbe discutere ammortizzatori sociali per il graduale riavvio dell'Innse con l'obiettivo di reimpiegare, alla fine, tutti i lavoratori presenti. Fonti vicine alla Camozzi fanno capire che il gruppo ritiene irrinunciabili questi tre punti per avviare un serio piano industriale.