Berlusconi: tassa oro rispetta autonomia Bankitalia
Il Premier: «Niente dubbi, applicata solo con ok Bce e consenso palazzo Koch»
ROMA - La norma che introduce la tassazione delle plusvalenze sull'oro della Banca d'Italia, contenuta nel dl manovra «è chiara e non può prestarsi ad equivoco. Secondo quanto espressamente previsto dall'articolo 14 del decreto legge, non potrà avere applicazione senza il parere non ostativo, cioè favorevole, della Bce, e senza il consenso espresso della Banca d'Italia».
Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una dichiarazione scritta rilasciata al termine del Consiglio dei Ministri che ha modificato il dl manovra, senza cambiare la norma su Bankitalia.
«E' evidente perciò che, nella lettera e nello spirito, la norma è pienamente rispettosa dell'indipendenza istituzionale e finanziaria della Banca d'Italia e del tutto coerente con i principi del Trattato e del sistema delle Banche centrali».
TABACCI - Dopo «aver reso inutile il Parlamento, non vorrei che ora il Governo passasse ad una fase due della sua attività ancora più cervellotica, quella di considerare anche le leggi inutili»: lo afferma Bruno Tabacci. «Non si spiega altrimenti come il ministro Tremonti possa pensare di tassare le riserve auree della Banca d'Italia nonostante la netta contrarietà della Bce, espressa due volte, quella della Banca d'Italia stessa ed i paletti imposti dai Trattati internazionali firmati dal nostro Paese».
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