29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Piani di sviluppo rurale

Prioritario l’ammodernamento delle macchine agricole

CIA: «Innovazione e maggiore sicurezza per i produttori»

ROMA - «Le capacità e le potenzialità del settore agricolo sviluppano necessariamente esigenze sempre più complesse, cui deve corrispondere l’evoluzione dei programmi di sviluppo rurale. A tal fine diventano necessarie azioni di sostegno che tengano conto della multifunzionalità e delle diverse priorità della imprese agricole che vanno dalla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, alla qualità delle produzioni, dalla garanzia di un equo reddito all’agricoltore alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Tra le azioni di sostegno da realizzare vi è indubbiamente l’ammodernamento del parco macchine aziendale».

E’ quanto sottolinea il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in una lettera inviata a tutti gli assessori regionali all’Agricoltura nel momento in cui «tutti i 21 Programmi di sviluppo rurale delle Regioni e Province Autonome ed il Piano strategico nazionale dello sviluppo rurale saranno aggiornati per introdurre le nuove sfide a cui la Politica agricola comune è chiamata a rispondere».

«La Cia -scrive Politi- valuta positivamente i nuovi indirizzi del ‘Piano strategico nazionale di sviluppo rurale’ sull'attivazione di una specifica misura relativa all’ammodernamento del parco trattrici e macchine agricole nei Psr delle regioni. La misura, unica nel suo genere, prevede a fronte di una velocità di erogazione delle risorse, una compartecipazione da parte dei costruttori/concessionari sotto forma di applicazione di una percentuale di ribasso non inferiore al 10 per cento del prezzo ufficiale di vendita, ed un’intensità di aiuto del 50 per cento rispetto all’analoga misura dei Psr».

«A tali interventi -ricorda Politi- si affianca anche l’attività di formazione che il concessionario/venditore si deve impegnare a realizzare, per una durata non inferiore alle cinque ore, al fine di favorire l’uso corretto ed ottimale di macchine ed attrezzature da parte degli imprenditori agricoli.
«La Cia -aggiunge il presidente- ritiene che l’introduzione di questa misura possa contribuire ad ammodernare il parco macchine agricolo, con benefici per l’ambiente e la competitività delle aziende ma anche per la sicurezza degli operatori che nel tempo è incrementata. Negli ultimi anni, infatti, le imprese agricole hanno fatto molti passi avanti nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, come dimostrano i dati ufficiali elaborati dall’Inail. Tuttavia, l’impegno sulla prevenzione sotto forma di informazione, formazione e assistenza tecnica non è da solo sufficiente e servono ulteriori sforzi sul piano del sostegno economico. In questa direzione, ferma restando la necessità dell’adeguamento delle macchine in uso agli standard di sicurezza, la sostituzione e l'ammodernamento del parco macchine rappresenta un intervento utile e necessario».

«La Cia pur sapendo che alcune regioni hanno già inviato il Piano a Bruxelles, anche nelle more della definitiva approvazione, sollecita -scrive Politi agli assessori- l’introduzione della sottomisura ‘Ammodernamento macchine agricole e forestali’ all’interno di tutti i Psr, in modo da garantire la piena ed omogenea diffusione di uno strumento di sostegno utile a migliorare il lavoro e la sicurezza degli imprenditori agricoli».

Il presidente della Cia, nella lettera, ricorda, appunto, che «il contesto storico, che caratterizza questo momento di riprogrammazione, deve evidenziare le eccellenze del sistema produttivo italiano, sostenendo il vero ‘made in italy’ dei saperi, delle tradizioni, dell’unicità che ci proviene dai territori. Le lenti della crisi economico-finanziaria ci permettono di leggere e riconoscere i settori reali dell’economia. Un agroalimentare ‘made in Italy’ che rappresenta circa il 15 per cento del Prodotto Interno lordo, secondo solo al comparto manifatturiero. Un’attività che ha consentito di raggiungere per l’agricoltura italiana primati quantitativi in Europa: primo produttore di vino e mosti, riso, tabacco, frutta fresca e ortaggi freschi; secondo produttore di fiori, uova e pollame; terzo produttore di carni bovine».