Wall Street in rally su utili e dati, listini ai massimi in 2009
Dj sopra 9.200 per prima volta da novembre, +1,69%
NEW YORK - Dopo due giorni di perdite, Wall Street è tornata oggi a puntare verso l'alto, trascinata da una serie di risultati aziendali positivi (uno su tutti quello di Motorola, che guadagna il 9,13% dopo avere chiuso il trimestre con utili bassi, ma superiori alle perdite attese dagli analisti), da notizie positive arrivate dal fronte occupazionale e dai commenti in qualche modo ottimistici degli analisti, che cominciano a parlare di segnali di schiarita all'orizzonte della crisi peggiore dagli anni Trenta.
Così i listini sono arrivati ai massimi del 2009, con il Dow Jones tornato al di sopra della soglia dei 9.200 punti per la prima volta da novembre. Bene anche il Nasdaq, tornato nel corso della seduta al di sopra dei 2.000 punti per la prima volta da ottobre, mentre lo S&P si è lasciato alle spalle i 990 punti, cosa che non succedeva da novembre.
In particolare, quando mancano oltre due ore alla fine della seduta, il Dow Jones guadagna 162,34 punti (+1,79%) a 9.233,06 punti, il Nasdaq acquista 29,66 punti (+1,51%) a 1.997,42 punti, mentre lo S&P 500 aumenta di 19,59 punti (+2,01%) a 994,74 punti.
A favorire le blue chip è stato anche il balzo di General Electric, al momento +8,4 per cento a 13,30 dollari per azione, dopo che Goldman Sachs ha rivisto al rialzo il rating del titolo da «neutral» a «buy», un fatto che lascia sperare che la crisi non costringerà la conglomerata a disfarsi della malandata divisione finanziaria Ge Capital.
A trainare lo S&P è invece il rialzo del 3,2 per cento del comparto delle materie prime: la migliore performance tra i titoli del listino è quella di Dow Chemical, in rialzo superiore al 7 per cento dopo avere chiuso il trimestre in perdita di 435 milioni di dollari, ma con un risultato che ha comunque battuto le previsioni degli analisti.
Parlando di materie prime, va sottolineato il balzo odierno del greggio (al momento a 66,72 dollari al barile, 3,37 dollari in più della chiusura di ieri), che si lascia alle spalle il crollo del 5,8 per cento di ieri, il calo più sostenuto dal 20 aprile, sulla scia dell'aumento delle scorte settimanali di energia. Non pesa invece il cattivo risultato di Exxon Mobil, che ha terminato il secondo trimestre con utili in calo del 66 per cento a 3,95 miliardi di dollari, 81 centesimi per azione, meno degli 1,02 dollari attesi dagli analisti.
A lanciare Wall Street sono infine le notizie arrivate in mattinata dal fronte dell'occupazione. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono cresciute ulteriormente la settimana scorsa, ma, nonostante l'aumento il dato si mantiene al di sotto dei picchi della primavera scorsa e il numero complessivo di richieste è calato al minimo da aprile, pur mantenendosi sopra i 6 milioni di unità.
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