5 maggio 2024
Aggiornato 23:31
Crisi aziendali

L'Enciclopedia Treccani in crisi, sindacati: immobilismo gestione

Lavoratori: «Persi 1,5 mln, ma vertici restano e mantengono premi»

ROMA - Alta tensione sindacale all'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Nei prossimi giorni i vertici aziendali della Treccani e la rappresentanza sindacale dei lavoratori dovrebbero raggiungere un accordo sugli strumenti di mobilità e solidarietà cui l'Azienda stessa intende far ricorso per tagliare il costo del lavoro. Ma le organizzazioni dei lavoratori segnalano «immobilismo» gestionale e sottolineano come dopo i risultati negativi registrati nel bilancio 2008 nessuna conseguenza ci sia stata sul management aziendale, che ha continuato a percepire premi e una tantum.

PARITA' GESTIONALE - In una sua comunicazione la direzione aziendale, partendo dalla considerazione che «nell'anno in corso sono proseguiti gli effetti fortemente negativi di una crisi economico finanziaria manifestatasi nella seconda metà del 2008 e che ha avuto effetti particolarmente gravosi sul settore dell'editoria», «considera assolutamente prioritario - riferiscono fonti sindacali - l'obiettivo di raggiungere almeno la parità gestionale per garantire la sopravvivenza dell'impresa e la prosecuzione della sua missione culturale nelle forme proprie della società contemporanea».

TAGLIARE IL COSTO DEL LAVORO - Allo stato attuale pare che il primo modo, probabilmente anche l'unico, per avviare il risanamento sia, a giudizio dell'Azienda, tagliare il costo del lavoro. I lavoratori della Treccani hanno dato mandato alla proprie rappresentanze sindacali interne e territoriali, di continuare e, come scritto a chiare note in una lettera inviata ai vertici dell'Istituto e ai componenti del CdA, «portare a buon fine il confronto avviato, purché questo si accompagni alla definizione contestuale del nuovo modello organizzativo legato ai nuovi obiettivi d'impresa», pur ribadendo nella stessa lettera le proprie preoccupazioni «per l'apparente immobilismo della gestione e per la mancanza di investimenti sia per quanto riguarda lo sviluppo dell'attività editoriale e commerciale sia per quanto riguarda l'innovazione di processo, di prodotto e delle professionalità».

PERDITA DI 1,5 MLN DI EURO - Il bilancio 2008, come si evince dalla Relazione di accompagnamento, ha registrato una perdita ante imposte di 1,5 milioni di euro, con un decremento dei ricavi nella misura del 7,6% rispetto all'esercizio precedente.

SINDACATI - Di fronte a questi dati i sindacati chiedono perchè, nonostante un risultato negativo, tutti i vertici aziendali (fatta eccezione per il Presidente che, come si sa, viene nominato dal Presidente della Repubblica su proposta del Capo del Governo) sono rimasti al loro posto. E chiedono anche perchè, nonostante questo risultato, nel 2009 i vertici aziendali, fatta sempre eccezione per il Presidente, sono stati gratificati di un premio corrisposto in alcuni casi come «sostanziosa» una tantum e nei restanti casi come un aumento fisso della propria retribuzione mensile. E perché - concludono - in un momento in cui si chiede ai lavoratori di venire incontro alle necessità economiche aziendali, questi stessi vertici non si sono, almeno per il momento, degnati di autoridursi il proprio stipendio nella stessa misura calcolata per i dipendenti?