28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Decreto anticrisi Governo

Protesta Adiconsum: bonifici e assegni con la «diligenza»

Commissione di Massimo Scoperto: hanno vinto le banche- Osservatorio Adiconsum per verificare le condizioni applicate

ROMA - È bastato che il sistema bancario alzasse solo un po’ la voce e minacciasse una potenziale riduzione del credito, che il Governo facesse marcia indietro su tutte le misure previste per ridurre i costi a carico della clientela bancaria.
 
Dal testo portato in Aula sono scomparse con l’emendamento del Governo:
·       la riduzione da tre giorni lavorativi a tre di calendario della data valuta e data disponibilità di assegni e bonifici.
·       la previsione di una commissione di massimo scoperto massima dello 0,50% trimestrale anche sugli eventuali sconfinamenti dal credito accordato.
·       la possibilità di aumentare massimo del 5% i tassi di interesse originariamente concordati tra banca e cliente.

È rimasta solo la norma che obbliga alla surrogazione entro 30 giorni dalla richiesta del mutuatario.

Per Adiconsum è una palese ingiustizia perché:
1.    si continua a consentire alle banche di applicare balzelli, (che non esistono in nessuna altra parte di Europa!), per la Commissione di Massimo Scoperto (CMS) che a livello annuo può arrivare al 2,02% (dire 0,5 trimestrale è ingannevole per la clientela)
2.    si continua consentire la pratica, sempre denunciata da Adiconsum per i rischi intrinseci di sovraindebitamento, di sconfinare rispetto al fido accordato
3.    di introdurre nuove commissioni per guadagnare comunque anche rispetto ad una commissione che doveva invece prevedere un risparmio per i consumatori e le piccole imprese.

·       Ulteriore ingiustizia è mantenere i tempi di 4-5 gg per l’accredito di bonifici che invece, secondo l’Europa, può essere effettuato anche in un giorno.
·       Ultima ingiustizia, almeno per il momento, anche se temiamo ulteriori peggioramenti, quella di consentire alle banche di seguitare a modificare le condizioni contrattuali a proprio piacimento.

Adiconsum denuncia con forza tale situazione e chiede che nel passaggio al Senato vengano reinserite tutte le norme non previste nel maxiemendamento, rispettando anche le posizioni assunte dalla Banca d’Italia che ha denunciato i costi e l’indeterminabilità della CMS.
 
Adiconsum ha anche avviato un Osservatorio per verificare le condizioni applicate dalle banche sulla CMS e su tutte le altre che si sono «inventate» per eludere anche quelle minime limitazioni introdotte sulla CMS dalla L. 2/09.