Pensioni: «Distinguere tra le lavoratrici e le madri lavoratrici»
Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, a margine dell’Assemblea di programma della Cgil
ROMA - «Occorre fare uno sforzo in più distinguendo tra le lavoratrici e le madri lavoratrici». Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, a margine dell’Assemblea di programma della Cgil in merito all’equiparazione dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego che il governo si appresta ad attuare in risposta all’Europa.
«Non c’è solo un problema di tipologia di lavoro di cui tener conto, come nel caso dei lavori usuranti, ma pure delle differenti condizioni che riguardano le lavoratrici che sono anche mamme, per le quali si potrebbe riconoscere un bonus in termini previdenziali per i periodi di maternità».
Per Polverini, «inoltre se la finestra mobile, come conseguenza di un modificato andamento demografico, viene introdotta con l’obiettivo di contribuire a stabilizzare la tenuta dei conti previdenziali, occorre oltre a ciò lavorare per assicurare, non solo alle donne, ma anche ai tanti giovani la certezza di un futuro previdenziale dignitoso».
- 21/06/2020 Pasquale Tridico: «Non so se il MES sarà usato, ma ciò che serve è la BCE»
- 14/02/2019 Bankitalia: «Far andare in pensione prima non risolve i problemi»
- 08/01/2019 Quota 100, la denuncia della Cgil: dipendenti pubblici aspetteranno 8 anni per la liquidazione
- 05/12/2018 Ecco l'«effetto Fornero»: dal 2012 pensioni calate del 3,9%