Eurostat: a giugno prezzi eurozona a -0,1%, ma non è deflazione
Sul mese +0,2%. Nei Ventisette +0,6% annuo e +0,2% mensile
BRUXELLES - Eurostat conferma: a giugno l'inflazione annuale della zona euro è entrata in zona negativa, toccando il -0,1%, dopo lo zero registrato a maggio. Ma già al momento della pubblicazione della sua stima flash, due settimane fa, gli esperti avevano rassicurato: non si tratta di deflazione, ed è improbabile che il calo dei prezzi continui. Su base mensile, l'inflazione della zona euro a giugno ha toccato lo 0,2%, mentre nei Ventisette l'indice è salito dello 0,6% su base annua e dello 0,2% rispetto al mese precedente.
Tra gli Stati membri, l'inflazione su base annua è diminuita in Irlanda (-2,2%), Portogallo (-1,6%), Spagna, Belgio e Lussemburgo (-1%), mentre gli aumenti più alti sono stati in Romania (+5,9%), Polonia (+4,2%) e Lituania (+3,9%). A registrare la media più bassa su 12 mesi sono stati il Portogallo (+0,8%), l'Irlanda (+1%) e la Germania (+1,5%), mentre quella più alta è stata in Lettonia (+10%), Lituania (+8,6%) e Bulgaria (+7,3%). In Italia il dato annuale si attesta allo 0,6%, uno dei più alti dell'eurozona: viene superato solo da Malta (+2,8%), Finlandia (+1,6%), Olanda (+1,4%), Slovacchia e Grecia (entrambe +0,7%).
Nella zona euro le principali componenti dell'inflazione annuale sono stati gli alcolici e il tabacco (+4,4%), i beni e i servizi vari (+2,1%) e gli hotel e i ristoranti (+1,9%), mentre i tassi annuali più bassi sono stati osservati nei trasporti (-4,8%), nelle comunicazioni (-1%) e nell'immobiliare (-0,5%). Per quanto riguarda i sottoindici dettagliati, i ristoranti e i bar (+0,18 punti percentuali), il tabacco (+0,13 punti), gli affitti e l'elettricità (+0,12 punti ciascuno) hanno avuto il maggiore impatto al rialzo sull'inflazione, mentre i carburanti per i trasporti (-0,99 punti) e l'olio per il riscaldamento (-0,45 punti) hanno avuto l'impatto al ribasso più importante.
Su base mensile, le principali componenti dell'aumento dell'inflazione sono state i trasporti (+1,4%), gli alcolici e il tabacco (+1,3%) e gli alberghi e i ristorani (+0,3%), mentre i tassi più bassi sono stati quelli del vestiario (-1,1%) nonché i prodotti alimentari e le comunicazioni (entrambi -0,3%). In particolare, i combustibili per i trasporti (+0,22 punti percentuali) e il tabacco, i combustibili per riscaldamento e la frutta (+0,04 punti ciascuno) hanno avuto il maggiore impatto al rialzo, mentre gli indumenti (-0,07 punti) e la verdura (-0,05) hanno avuto l'effetto contrario.
Il prossimo dato di Eurostat sull'inflazione è atteso per il 31, quando verrà diffusa la stima flash sull'andamento nell'eurozona nel mese di luglio. Le previsioni complete verranno pubblicate il 14 agosto.